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E' iniziato anche a Buoncammino il grande digiuno che quest'anno, dal 28 giugno al 27 luglio interesserà una ventina di detenuti fedeli musulmani.
L'associazione Socialismo Diritti Riforme, in collaborazione con l'Area Educativa e la Direzione della Casa Circondariale di Cagliari, ha promosso, per il quarto anno consecutivo, l'iniziativa "Ramadan, cultura e preghiera" rivolto ai detenuti di religione islamica. Venti chilogrammi di datteri sono stati consegnati all'Istituto e saranno distribuiti quotidianamente durante i 30 giorni di digiuno rituale. Ciascuno dei detenuti praticanti, che da oggi effettuano il Ramadan, riceverà infatti a conclusione della giornata di astinenza dal cibo, un sacchettino contenente i datteri. Il rito, infatti, prevede che la consumazione del cibo, dopo il tramonto, sia preceduta dall'assunzione di datteri accompagnati da un bicchiere di latte.
"In questi ultimi anni, la consistente presenza di detenuti extracomunitari di fede musulmana nella struttura penitenziaria di Buoncammino ha richiamato l'attenzione sul problema della pratica della fede islamica. Se ne sono fatti interpreti gli operatori dell'Area Educativa e i volontari. La cultura e la spiritualità infatti costituiscono per i detenuti aspetti di alto valore umano e sociale. Con queste finalità l'associazione sostiene – ha sottolineato Maria Grazia Caligaris, presidente di Socialismo Diritti Riforme – un segno tangibile della cura umana verso chi vive un difficile momento. Il Ramadan è vissuto come un'occasione di profonda purificazione, di rinascita, di pura preghiera".