A poco più di 24 ore dall'inizio dello sciopero della fame e della sete contro la proposta di sorveglianza speciale formulata dalla Questura di Oristano nei suoi confronti, il presidente del partito indipendentista Meris Doddore Meloni ha già perso quasi due chili di peso e mostra segni evidenti di disidratazione. Lo ha accertato questo pomeriggio il suo medico personale che lo ha visitato davanti all'ingresso della Questura e della Prefettura in via Beatrice d'Arborea e gli ha chiesto di interrompere lo sciopero entro domani mattina altrimenti si vedrà costretto a ordinarne il ricovero coatto. Meloni ha deciso di non lasciare il presidio davanti alla Questura, ma ha annunciato che domani mattina riprenderà gradualmente a bere un po' d'acqua continuando però lo sciopero della fame e insistendo nella richiesta di dimissioni del ministro dell'Interno Alfano e di trasferimento del questore Di Ruberto e del capo della Mobile Scrivo. "La richiesta di un provvedimento di sorveglianza speciale nei miei confronti, ha ribadito Meloni, è un attentato alla democrazia, vogliono impedirmi di fare politica ma non ci riusciranno".
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Stop del medico, Doddore interrompe lo sciopero della sete, ma rinuncia ancora al cibo
