"Se la Regione dorme devono essere i Comuni e i sardi a presentare le opposizioni contro il devastante progetto delle bombe sismiche nei mari della Sardegna presentato dai texani per cercare petrolio a largo dell'isola.
Un' opposizione che ogni cittadino, associazione o comitato, possono inviare entro il prossimo 6 luglio, data di scadenza dei termini per la presentazioni delle osservazioni contro il devastante progetto di ricerca petrolifera nei mari da San Vero Milis ad Alghero-Porto Torres". E' il nuovo appello-denuncia del deputato Mauro Pili (Unidos) che nei giorni scorsi aveva lanciato l'allarme sul "piano della Schlumberger per la prospezione in mare con i devastanti air gun, società texana che vorrebbe cercare petrolio nei mari a suon di bombe sismiche".
"Serve una mobilitazione forte e chiara dei sardi perché gli interessi in gioco sono elevatissimi e il rischio che corre la Sardegna è senza precedenti – ha aggiunto Pili – dopo la colonizzazione della terra ferma ora è, infatti, la volta dei mari. Serve una reazione forte perché il decreto del Governo Letta e poi l'avvio della procedura con il Governo Renzi è un atto inaudito che lede le peculiarità statutarie della Regione e incide direttamente sull'ambiente e sul sistema naturale dell'isola".
La mobilitazione ha preso il via dal mare davanti la spiaggia di Torregrande ad Oristano: con lo striscione #noairgunsardegna (hastag della campagna) teso fra i gommoni del movimento Unidos.
Un'iniziativa che ha visto anche l'incontro con amministratori comunali oristanesi e del nord dell'isola che si sono impegnati a presentare istanze contro il progetto. L'opposizione-tipo è disponibile sulle pagine facebook del Movimento Unidos e in quella della mobilitazione "No Air Gun Sardegna".