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Tra il dire (di andare in spiaggia) e il fare (magari il bagno) c'è di mezzo il mare. Anzi uno stagno. E siccome il ponte per attraversarlo non c'è perché non è stato ancora montato come succedeva le scorse estati, l'unica soluzione rimane il pattino. Sì il pattino, quello che si usa tra le onde. Ne basta uno se si vuole fare la 'traversata' di tre o quattro metri da una sponda all'altra facendosi aiutare da una fune. Ce ne vogliono invece due per una soluzione più stabile (per modo di dire). Si uniscono le imbarcazioni con una passerella e il gioco è fatto. Magari piacerà ai bambini. Ma ai "grandi" no, nemmeno per sogno.
Succede vicino a una delle spiagge più belle dell'isola, quella di Porto Pino, quando si tenta di arrivarci passando dalla località Corru Mancinu. Il cartello con le scuse all'inizio del "passaggio" non basta di sicuro. Nè a chi è di casa, nè soprattutto ai turisti che sognavano un approccio diverso con il mare di Sardegna. Si scattano le foto, sì. E anche tante. Per tutti un'avventura in più da raccontare agli amici. Ma non è certo la più bella cartolina dell'isola che si possa far vedere. Al di lá della curiosità iniziale, difficile che, senza il ponte, uno possa tornare da quelle parti. Con tanti saluti ai posti di lavoro, magari stagionali ma sempre posti di lavoro sono, dell'industria del turismo.
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