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Nominare un altro commissario liquidatore per la Società Bonifiche Sarde e dare mandato alla Conservatoria delle coste, anche attraverso una norma regionale, di procedere all'acquisto delle aree in ambito costiero di grande rilevanza paesaggistico-ambientale. E' quanto propone il presidente della commissione Autonomia, Francesco Agus, in merito al bando della società in house della Regione sul lotto di terreni nell'area costiera a Marina di Cala Sinzias.
"Penso che sia opportuno per la Regione fare un passo indietro – sottolinea Agus – O in alternativa farne due avanti, creando le condizioni affinché sia possibile l'acquisto in via preferenziale da parte della Conservatora. Occorre valutare due questioni: una è quella che attiene al migliore utilizzo del patrimonio agricolo affinché sorregga e permetta lo sviluppo del nostro sistema agroalimentare; l'altra riguarda l'insieme delle disponibilità in capo alla società Bonifiche Sarde". 

Sardigna Libera. La Regione blocchi la vendita dei terreni a Cala Sinzias e ripristini al più presto i poteri della Conservatoria delle Coste. Lo chiede l'ex consigliera Claudia Zuncheddu, segretaria del movimento Sardigna Libera, secondo la quale "il valore ambientale dei terreni pubblici messi in vendita non è quantificabile e in ogni caso la soluzione della crisi non può dipendere dalla svendita del nostro patrimonio ambientale".
"La confusione creata attorno alla Conservatoria delle Coste in questi ultimi tempi e la sospensione dei suoi poteri in materia di tutela delle coste sarde, ha agevolato la messa in vendita di quei rari terreni costieri sino ad oggi salvati dalla speculazione edilizia – sostiene Zuncheddu – Quei terreni ad alto pregio ambientale con la privatizzazione rischiano di essere destinati, secondo quanto previsto dallo stesso Puc del Comune di Castiadas, alla 'realizzazione di infrastrutture per servizi ricreativi e legati alla balneazione'".
La leader di Sardigna Libera sollecita quindi il presidente Pigliaru e la sua Giunta ad avere "un ripensamento sulle operazioni immobiliari che stanno promuovendo dal Nord al Sud dell'Isola. Operazioni – denuncia – che nulla hanno a che fare né con i nostri bisogni economici momentanei e ancor meno con le emergenze che affliggono le famiglie e il nostro tessuto economico".

L'opposizione. Le richieste di Sel sulla questione relativa alla vendita dei terreni a Cala Sinzias "dimostrano la confusione totale della maggioranza sulle questioni ambientali". Lo dice il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, a cui si aggiunge anche la vice Alessandra Zedda, sollecitando la Giunta a chiarire "se la Conservatoria delle Coste, come previsto dalle norme vigenti, abbia espresso parere riguardo alla vendita dei terreni nei pressi di Cala Sinzias oppure no".
"Rimuovere il commissario liquidatore della Società bonifiche sarde risponderà alla necessità di distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica o di soddisfare qualche appetito della maggioranza, ma con la tutela dell'ambiente nulla ha a che fare – attacca Pittalis – Il problema non è chi liquida, ma quale sia l'indirizzo politico della Giunta regionale riguardo alla tutela delle zone costiere. Quando si sono verificati casi analoghi, la Giunta di centrodestra ha acquisito i terreni e li ha affidati alla Conservatoria".
"Ancora invece non risulta chiaro l'indirizzo politico in materia della Giunta Pigliaru – denuncia ancora l'esponente dell'opposizione – che prima ha annunciato un potenziamento della Conservatoria, poi l'ha commissariata in vista di una possibile soppressione e in spregio ad un pubblico avviso per la nomina del nuovo direttore e infine ha deciso di non decidere.
Se ci affidiamo agli atti e non al gioco delle tre carte di una parte della maggioranza, i dubbi espressi perfino da soggetti ben lontani dal centrodestra circa la sincera sensibilità ambientale della Giunta Pigliaru sono più che legittimi".