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Malu Entu, isola della costa occidentale della Sardegna, oggetto di atti vandalici alla Roccia dei fidanzatini e meta dei tombaroli con furto di reperti archeologici e con realizzazione di alcuni scavi clandestini.

In una denuncia su un social network, Roberto Copparoni, portavoce dell’associazione Amici di Sardegna, lancia l’allarme sul degrado presente nella piccola isola dell’oristanese e segnala l’assenza di controlli che salvaguardino il luogo meta giornalmente di centinaia di turisti:

“Domenica 6 luglio mi sono recato sull'isola per ritrovare le tracce di una vecchia costruzione che avevo individuato molti anni fa. Ho pensato che si trattasse dei resti del monastero di cui si tramanda la presenza sull'isola e che mi venne confermata anche dall'archeologo Momo Zucca e dallo scrittore Marco Porcu (…)

La vegetazione ha ricoperto in buona parte le strutture che avevo individuato. Bisognerebbe ottenere delle autorizzazioni per effettuare delle ricerche più accurate. Infatti si rende necessaria la rimozione di alcune piante di lentisco e di filirea. Spero che la Soprintendenza inizi al più presto una seria campagna di scavo sull'isola che, nonostante sia un unicum archeologico in Sardegna, non è mai stata fatta oggetto di alcuno scavo scientifico. Pensate che sull'isola vi sono tracce di frequentazione in epoca neolitica, nuragica, fenico punica, romana e medioevale.

Nel corso di questi ultimi venti anni abbiamo spesso denunciato il degrado in cui versa questa meravigliosa isola. Abbiamo denunciato il danneggiamento (atti vandalici alla roccia dei fidanzatini) e gli scavi clandestini (presso il nuraghe) , i furti di reperti (come i pezzi di colonne romane spariti). Ma nulla è stato fatto. Perché tutto questo? A chi giova tale situazione?

Peraltro mi meraviglia non poco quanto l'isola non sia protetta e tutelata. Pur essendo inserita nell'AMP Sinis Mal di Ventre, tutti possono recarsi sull'isola e attraccare la propria imbarcazione dove vogliono. In controllo è inesistente. Ieri abbiamo trovato decine di imbarcazioni e centinaia di turisti e vacanzieri che nulla sapevano dell'importanza e delle storia di questa Isola che, troppo spesso, viene alla ribalta solo per le folcloristiche prese di posizione ideologiche di alcuni personaggi che pur affermando di "dare la vita per la Sardegna" e stracciarsi le vesti ignorano la sua storia e ne danneggiano le sue testimonianze proprio come è accaduto alla nostra isola. 

(…) Nelle foto vi sono alcune non belle testimonianze di questa ingombrante presenza, durata alcuni mesi, nei quali venne istituto persino un governo dell'isola,presenza che ha lasciato tangibili tracce fatte di rifiuti e danneggiamenti di ogni genere. Non so voi, ma se questo è voler bene alla Sardegna…grazie per favore fatemi scendere!".