Era ricercato dal 9 dicembre dello scorso anno quando per lui e la sorella scattò la richiesta di arresto per truffa e bancarotta fraudolenta in concorso. Ieri gli uomini dell'Interpol, su richiesta della Procura di Nuoro, hanno arrestato e riportato in Italia l'imprenditore del settore turistico alberghiero Giovanni Battista Merello, 38 anni di Quartu.
L'uomo è stato bloccato dalla polizia egiziana a Hurgada, dove si era da tempo trasferito. E' proprietario dell'hotel Royal di Olbia, del Grande Baia Resort (un 4 stelle) di San Teodoro, del Brancamaria di Dorgali e del Rocce Rosse di Teulada, oltre ad altre attività alberghiere ad Arbatax, Carloforte, Porto Cervo, Bosa e attività di ristorazione a Cagliari.
Le indagini che hanno portato al suo arresto, condotte dalla Guardia di finanza di Nuoro, erano scattate l'estate scorsa e avevano consentito di accertare come Merello, attraverso una gestione poco trasparente degli alberghi e un comportamento ai limiti della truffa nei confronti dei dipendenti – ai quali per mesi non venivano corrisposti gli stipendi – e dei fornitori, avesse causato il dissesto economico delle varie società tanto che la Procura aveva chiesto e ottenuto l'istanza di fallimento.
Società poi abbandonate dall'imprenditore, nel frattempo rifugiatosi all'estero.
La gestione 'allegra' di Merello aveva provocato le proteste dei dipendenti: eclatante quella dell'estate 2013 del personale dell'hotel Royal di Olbia che aveva deciso di abbandonare la struttura alberghiera e la rivolta dei clienti del Grande Baia di san Teodoro al centro di un clamoroso caso di overbooking.
Vista l'irreperibilità dell'imprenditore, a marzo scorso la Procura di Nuoro ha richiesto un mandato di cattura internazionale: l'uomo è stato così rintracciato in un albergo di Hurgada presso il quale lavorava.
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