Pili, piano Sulcis “senza soldi”: "Alternativa in 5 punti"

Cinque punti per progettare la rinascita del Sulcis Iglesiente e non solo, mettendo assieme industrie, infrastrutture, ambiente, energia, agricoltura e bonifiche, e allo stesso tempo smontare punto per punto il Piano Sulcis voluto dalla Provincia ormai commissariata. Mauro Pili, leader di Unidos ha scelto Carbonia per contestare il Piano Sulcis "senza soldi" e illustrare il suo programma per il territorio. Un'alternativa che potrebbe dare respiro alla provincia più povera d'Italia sfruttando e valorizzando al massimo il patrimonio presente.
Primo punto del programma che il leader di Unidos ha deciso di presentare la "ripresa produttiva e la questione energetica".
Passo che si può compiere, "con un accordo bilaterale tra il fornitore di energia e l'acquirente dello stabilimento che produce alluminio". Proprio alla questione energia e industrie il parlamentare ha dato grande attenzione. "Chi investe ha necessità di conoscere elementi che riguardano il costo, la gestione, ma anche le condizioni di approvvigionamento energetico". Un altro aspetto riguarda gli interventi infrastrutturali relativi a strade e portualità. Per Pili è necessaria anche una "pianificazione territoriale e paesaggistica e urbanistica oltre che un piano per la realizzazione di poli produttivi di eccellenza agricola".
Non meno importante l'aspetto relativo alle bonifiche che Pili definisce "Piano straordinario di recupero produttivo delle discariche", che dovrebbe prevedere "il recupero del piombo e dello zinco dalle discariche abbandonate del Sulcis Iglesiente Guspinese", il cui valore ammonterebbe, chiarisce Pili a "3 miliardi e 300 milioni di euro. Infine occorre un piano economico per la bonifica dei territori del sud Sardegna.
Non sono mancate poi le contestazioni e gli attacchi al Piano Sulcis e all'ex presidente della provincia Salvatore Cherchi.
"Prima del piano – dice Pili – i posti di lavoro persi erano 3500, dopo 5100. E ora zero posti di lavoro ripristinati, zero posti di lavoro creati, zero opere avviate, zero progetti credibili e zero procedure avviate".