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Successo e applausi ieri sera al Teatro Romano di Nora per il "Sogno di una notte di mezza estate": partenza col botto per La Notte dei Poeti, con un Giancarlo Giannini in forma smagliante, protagonista al tramonto sul palco tra cielo e mare sulle note virtuose del pianoforte di Giovanni Bellucci. L'evento inaugurale della kermesse organizzata dal Cedac – sold out da giorni al botteghino – è un raffinato omaggio a William Shakespeare tra parole e musica, in un gioco di rimandi tra frammenti teatrali e partiture ispirate all'opera del Bardo.
Da Beethoven a Mendelssohn, da Chopin a Liszt, tra citazioni rossiniane e un Souvenir di Paganini, Bellucci, ideatore dello spettacolo, sfoglia le pagine del Romanticismo, con un incipit rinascimentale e l'eco di "Greensleeves" nell'Elegia IV di Ferruccio Busoni, e la scoperta del parigino Alkan, funambolo della tastiera. Giannini tiene banco con istrionico carisma, con eleganza e misura, recita il canto dell'ancella della regina tratto dall'"Enrico VIII" e interpreta, tra gli accordi dell'omonima Sonata beethoveniana, Calibano, il figlio della strega e Ariel, lo spirito dell'aria, e Prospero, signore di magia da "La Tempesta". Ancora è Amleto in bilico tra azione e filosofia e il perfido Jago che trama i suoi inganni. Trionfa la poesia, tra un Sonetto, un'ode alla luna dal "Mercante di Venezia" e il monologo finale di Puck dal "Sogno" shakespeariano. Perfino il tempo gioca a favore, con la brezza che scompiglia i fogli, ma non spezza il filo del discorso. Dopo gli applausi arriva il bis, con i giuramenti d'amore di "Romeo e Giulietta" e la musica di Prokofiev per un ultimo incantesimo.

Dopo le incursioni in spiaggia e a Pula con Polvere di Stelle, la "Notte dei Poeti" ritorna a Nora il 18 luglio alle 20 con la prima de "Il tempo dalla mia parte" di Mohamed Ba.