Giornata di incontri domani nella sede di in via Emilia, fra i vari esponenti del partito democratico sardo, in vista delle primarie del 26 ottobre per la scelta del nuovo segretario regionale. Per ora tutto ruota attorno a quella che sembra la candidatura più autorevole, quella dell'europarlamentare e ex presidente della Regione, Renato Soru. Ufficialmente ancora non in campo il patron di Tiscali sta raccogliendo diversi consensi trasversali, ma non tutti sono d'accordo. Per questo, tra chi chiede un ricambio generazionale e chi frena sul doppio incarico, domani si cercherà di mettere a confronto un pò tutte le idee.
"L'obiettivo – dice il segretario uscente Silvio Lai – è quello di trovare una soluzione la più ampiamente condivisa possibile". Il rischio, infatti, è che il prossimo segretario, se non ci sarà una visione compatta all'interno dei democratici, possa ottenere una maggioranza risicata nell'assemblea regionale dei 160 dirigenti del partito.
I renziani, l'area vicina a Francesca Barracciu, e il deputato Giampiero Scanu hanno già manifestato qualche dubbio sul doppio incarico e quindi su una possibile candidatura di Renato Soru, anche se forse all'interno dei dem è mancata ancora la chiarezza. Se poi Soru dovesse convincersi a fare un passo indietro, oltre al nome del deputato Francesco Sanna, l'europarlamentare potrebbe spingere perché nella rosa dei nomi ci possa essere quello del capogruppo in Consiglio regionale Pietro Cocco o addirittura per un uomo dell'area Cabras, il sindaco di Elmas e consigliere regionale Valter Piscedda. Una proposta, quest'ultima, che metterebbe in ponte varie anime del Pd sardo che potrebbero essere "costrette" a ricompattarsi.