Offrire alla politica internazionale una nuova e concreta piattaforma di cooperazione e dialogo, volta a promuovere l’adozione di soluzioni comuni alle sfide comuni che interessano oggi le regioni del Mediterraneo e del Golfo. È con questo obiettivo che si svolgerà a Cagliari, sabato 11 ottobre 2014, presso il THotel, la prima edizione del Mediterranean-Gulf Forum, organizzato da: Comitato Atlantico Italiano, “Abhath”– Al Thuraya Consultancy and researches di Abu Dhabi e Centro Studi “Mutawassit – Mediterraneo” di Cagliari. Il Mgf riunirà illustri personalità provenienti da Europa e Medio Oriente con particolare riferimento ai Paesi del Golfo e a quelli del bacino del Mediterraneo: parteciperanno autorità istituzionali e di governo, esponenti del mondo politico, diplomatico, militare, accademico ed economico, rappresentanti di organizzazioni regionali e internazionali, esperti, ricercatori e professionisti, giornalisti e operatori dei media. I lavori comprenderanno una cerimonia di apertura e di chiusura e tre sessioni di lavoro incentrate sulle questioni di attualità più incombenti. La prima sessione – Sicurezza cooperativa e crisi regionali – discuterà dell’avanzata del terrorismo e di forze estremiste in Iraq, Siria, Libia, Sinai e altre aree, quale grave minaccia alla stabilità e alla comune sicurezza del Mediterraneo e del Golfo. La sessione prenderà in esame i vari punti critici a livello regionale e i possibili modi per migliorare la cooperazione e i partenariati nella lotta al terrorismo, così come nella gestione e nella prevenzione delle crisi umanitarie. La seconda sessione – Energia e sviluppo socio-economico – analizzerà i fattori d’instabilità di natura socio-economica che hanno avuto un ruolo determinante nello scatenare le rivolte che hanno attraversato il mondo arabo negli anni più recenti. La sessione approfondirà le strategie per lo sviluppo e la modernizzazione del sud del Mediterraneo, con particolare attenzione al ruolo chiave dell’energia e alle sfde da affrontare nel settore al fne di promuovere la crescita economica. La terza sessione – La via della moderazione e il futuro del Medio Oriente– si concentrerà sulla necessità che la moderazione prevalga nella sfera culturale e politica su radicalismo e intolleranza, che sono oggi il principale catalizzatore dei confitti e della violenza che stanno devastando l’intera regione. La sessione esaminerà le prospettive del dialogo interculturale e interreligioso, la questione dell’educazione, il futuro delle minoranze e il percorso verso il raggiungimento di un “nuovo ecumenismo” tra le religioni e le loro diverse denominazioni, quale premessa per la pacificazione dell’area. |