"Siamo indignati di fronte a questi eventi: le scuole devono essere luoghi sicuri e protetti dove gli studenti non vengono minacciati psicologicamente e fisicamente". È la voce dei ragazzi di Eureka, associazione di studenti, a proposito del professore di matematica arrestato a Cagliari per le presunte violenze sessuali sulle sue alunne. "La violenza sessuale – continua Eureka – è uno dei crimini più aberranti che un uomo possa commettere nei confronti di una donna, investendo sia psicologicamente che mentalmente la vittima, e se questo crimine viene commesso su di una adolescente i potenziali effetti negativi sono di gran lunga peggiori". Poi l'sos degli studenti che chiedono "che questo caso non finisca nel dimenticatoio e si mettano in atto seri interventi per prevenire eventi di questo tipo in futuro. Come associazione che difende i diritti dello studente ci attiveremo perché situazioni del genere non succedano mai più". Anche la Rete degli Studenti e l'Unione degli Universitari (Udu) si dicono "indignati" per una vicenda di molestie sessuali che "andassero avanti da qualche anno, ma solo ora questo enorme problema è venuto alla luce". L'associazione e il sindacato studenteschi chiedono anche loro che l'episodio non "finisca nel dimenticatoio" e rilevano che "il fatto che un docente violenti le proprie studentesse, ricattandole e abusando della sua posizione di presunta superiorità, è sintomo di una società e di una scuola che non difendono i propri giovani e di una questione di genere non ancora risolta".
