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Pastori a Cagliari senza animali e senza trattori secondo le prescrizioni della Questura: le magliette azzurre del Movimento (Mps) hanno colorato piazza Yenne, punto di partenza della manifestazione diretta verso il palazzo della Regione di viale Trento.

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L'area è presidiata dalle forze dell'ordine ed è costantemente monitorata da un elicottero della Polizia. Centinaia di persone davanti alla statua di Carlo Felice, ma si attendono ancora pullman dal Nuorese e Sassarese.
Sul posto è già arrivato il camion palco che accompagna cortei e comizi degli allevatori. Il primo pastore ha già preso la parola elencando le ragioni della protesta: allevatori in piazza innanzitutto per le politiche sulla lingua blu, la malattia che colpisce gli animali e la questione dei vaccini. Ma si lamentano anche per il mancato coinvolgimento nella stesura del Programma di sviluppo rurale, per la crisi e per le condizioni di lavoro nelle campagne. 

"Siamo qua perché i pastori sono preoccupati, si sta perdendo un'occasione storica: a Bruxelles si parla di noi, qui no. Vogliamo ricordare a presidente e giunta che i pastori perderanno 200 milioni di euro". Lo ha detto Felice Floris, leader del Movimento pastori sardi, in un comizio sotto la statua di Carlo Felice in piazza Yenne. "Siamo a Cagliari – ha continuato – perché siamo arrabbiati.

Non possiamo permetterci di rimanere indietro: la Regione deve muoversi". Duro il suo attacco alla Lingua blu: "Basta vaccini – ha detto – ci hanno detto che c'era il vaccino buono. È tutto un business". Un appello infine alle campagne: "vi aspettavo due, tre, quattro volte di più, ma le cose le diremo lo stesso".