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Un piano segreto: emergenza ebola destinazione Sardegna. Lo avrebbe pianificato il Ministero dell’Interno di concerto con quello della Salute e della Giustizia. Comunicazioni tenute sotto massimo riserbo ma che hanno cominciato a preoccupare gli ambienti direttamente coinvolti. Secondo il deputato di Unidos Mauro PIli, in queste ultime ore l’allarme è altissimo. In allerta sono stati messi tutte le strutture di soccorso, soprattutto i centri operativi di pronta emergenza. Sarebbe stata pianificata in Sardegna una dislocazione degli immigrati provenienti dalla Siria, Etiopia, Somalia, Camerun, Nigeria, Iraq, Guinea, Pakistan, Afghanistan ed Israele. Attivati 3 posti letto di massimo isolamento a Sassari ( struttura infettivi Università) , e ben 12 posti letto a Cagliari, in una struttura allestita nell’ospedale Is Mirrionis. "Le amministrazioni coinvolte, prefetture, centri operativi 118 e dipartimento penitenziario hanno espressamente chiesto la massima riservatezza sul piano. Tutto questo è inaccettabile", accusa PIli, "da settimane ribadisco l’illogicità di utilizzare voli charter per trasferire in Sardegna centinaia di immigrati, ma anche a questo vi era una spiegazione davvero inquietante. Aver sostanzialmente costretto le strutture sanitarie sarde a predisporre un piano in tal senso rischia di trasformare la Sardegna in una vera e propria cayenna sanitaria. Il Ministro dell’interno e quello della salute devo esplicitamente dichiarare come stanno gestendo questa drammatica vicenda e devono cancellare questo piano nefasto”.

Lo ha detto poco fa il deputato sardo presentando un’interrogazione parlamentare urgente che già lunedi sarà affrontata in aula a Montecitorio.

Un dato è certo, il cordone di sicurezza è debolissimo e questo piano segreto di mandare in Sardegna il maggior numero di immigrati provenienti da quelle aree a rischio assume un connotato gravissimo alla gestione dell’emergenza”.

“Nessun aeroporto sardo – denuncia Pili – è attrezzato con un filtro sanitario adeguato ai parametri di legge e il fatto che si stia utilizzando una procedura diretta aereo – pullman – struttura alberghiera senza alcuna verifica sanitaria intermedia e costante. Il governo – sostiene Pili – deve sospendere immediatamente questa operazione e scongiurare ogni rischio di contagio e diffusione dalle sopra indicate malattie tra la popolazione, con particolare riguardo agli agenti delle forze dell'ordine e agli operatori impegnati nell'operazione. Occorre evitare l’apertura di nuovi centri per immigrati in Sardegna e soprattutto la regione deve attivarsi per scongiurare questo piano scellerato di fare della Sardegna una piattaforma di trasferimento per gli immigrati provenienti dalle aree a rischio”.

Arru: "Diffonde allarmismo. Pili irresponsabile. "Diffondere affermazioni allarmistiche su un Piano Segreto per trasportare pazienti affetti da Ebola in Sardegna è irresponsabile". Lo dice l'assessore regionale della Sanità Luigi Arru rispondendo alle dichiarazioni del deputato Mauro Pili e precisando che "la malattia ha colpito nazioni che non disponevano di risorse umane e finanziarie per affrontare l'epidemia" e che invece in Sardegna, una volta ricevuta notizia dell'emergenza internazionale lo scorso 8 agosto, è stato avviato un Piano di prevenzione dell'Ebola. "È stato messo in atto un processo di ricognizione delle risorse sanitarie disponibili, convocando i responsabili dei reparti di Malattie Infettive di Cagliari e Sassari. Inoltre sono state valutate le misure necessarie per affrontare eventuali casi di sospetta infezione della malattia Ebola – aggiunge l'assessore Arru – ed è stato istituito un tavolo tecnico multidisciplinare, con il  compito di preparare linee-guida operative da diffondere tra gli operatori sanitari", seguendo le linee ministeriali e internazionali. Sono stati attivati anche tavoli operativi interistiruzionali, con il coinvolgimento delle forze dell’ordine, dei Vigili del Fuoco, della Sanità Marittima, Forze armate per una gestione multidisciplinare di eventuali casi sospetti. "Diffondere notizie non veritiere servirà solo ad aumentare la psicosi sulla malattia, con conseguente clima di caccia all’untore – sottolinea il titolare della Sanità – Gli immigrati hanno bisogno di solidarietà e di una presa in carico umana e professionale. Nella stessa Africa, due nazioni coma la Nigeria e Senegal, che hanno messo in atto precocemente le misure igieniche e sanitarie, sono riuscite a bloccare la diffusione, a dimostrazione che è importante un intervento mirato, cosa che non è accaduta in Liberia, Guinea e Sierra Leone. Nel caso di sospetta infezione – spiega Arru – Verrà creato un percorso dedicato, e dopo conferma di infezione verrà attivato il trasferimento dei pazienti presso il Reparto Spallanzani di Roma, con gli aerei messi a disposizione dal Ministero della Salute, con la collaborazione dell’Areonautica, dotati di sistema di trasporto con isolamento del paziente. Quindi – conclude l'assessore della Sanità – bisogna smetterla di seminare panico".