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Cagliari a Empoli per cercare conferme e continuità. E magari capire se vale ancora il fattore trasferta: quattro dei cinque punti finora conquistati i rossoblù li hanno ottenuti lontano dalla Sardegna. Le indicazioni arrivate invece soprattutto dall'ultimo match al Sant'Elia con la Sampdoria non sono chiare: il vero Cagliari è quello del primo tempo o del secondo? Zeman è convinto che si possa partire proprio da quella gara: "Abbiamo lottato, recuperato, potevamo anche vincere – ha detto il tecnico nella conferenza stampa della vigilia – Secondo me il gol di Longo nel finale era buono. La prestazione è stata convincente, contro una squadra imbattuta e che aveva subito meno reti di tutti. Stiamo bene – sintetizza il boemo -, ora la parola passa al campo". Come nella partita con i blucerchiati mancheranno Conti e Ceppitelli, ancora alle prese con gli infortuni. E sembra scontata la conferma nella posizione occupata dal capitano di Crisetig. Affiancato da chi? Ora a centrocampo, soprattutto dopo la sfida di domenica scorsa, c'è anche Donsah che si candida per un posto nell'undici iniziale. Se la dovrà vedere con i "soliti" Ekdal e Dessena. In difesa, con il ritorno di Rossettini, che ha scontato la giornata di squalifica, ci sono a disposizione due posti per tre candidati: la coppia Capuano-Benedetti con la Samp è andata molto bene. Non si prevedono rivoluzioni in attacco, ma per il reparto avanzato il messaggio è chiaro. "Contro la Sampdoria ci siamo trovati 60 volte negli ultimi trenta metri – ha spiegato Zeman – I nostri avversari 20: eppure il risultato è stato solo un pareggio. Dobbiamo giocare con più semplicità". L'Empoli è comunque una squadra da rispettare. "L'anno scorso giocavano bene, ma adesso sono migliorati – ha concluso Zeman – Hanno una grande aggressività in mezzo al campo e in più due punte che agiscono in velocità negli ultimi trenta metri". |







