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I farmaci broncodilatatori per migliorare la qualità della vita di circa 130.000 sardi colpiti da bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (Bpco2). Consentono di trattare la patologia e aiutano il paziente a mantenere un'attività motoria quotidiana. Sono le indicazioni che arrivano dalla ricerca Shine 3.
"Lo studio – sottolinea Pietro Pirina, ordinario di malattie dell'apparato respiratorio dell'Università di Sassari – indica che la co-formulazione indacaterolo/glicopirronio porta ad un miglioramento significativo sia della funzionalità polmonare, sia della dispnea, sia della tolleranza all'esercizio fisico.
Tra i risultati della ricerca un dato significativo è relativo all'incremento del numero dei giorni liberi da sintomi. I soggetti trattati con indacaterolo/glicopirronio hanno guadagnato 16 giorni nell'arco temporale di 6 mesi, in confronto alla terapia standard con il solo tiotropio".
La Bpco2 è una patologia caratterizzata da una limitazione del flusso aereo: si manifesta con un'ostruzione bronchiale e conduce gradualmente ad una vera e propria disabilità. La dispnea, insieme alla tosse persistente, è tra i maggiori sintomi. La mancanza d'aria mina gradualmente la capacità di movimento dei pazienti: dalla fatica a salire le scale, alla difficoltà a passeggiare, fino alla rinuncia a camminare per brevi tragitti, e a trovare molto impegnative semplici attività quotidiane come vestirsi o lavarsi.