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Dopo lo stato di agitazione i lavoratori dell'Igea, la società in house della Regione e titolare delle concessioni minerarie, hanno proclamato lo sciopero generale a partire da domani in tutti i siti minerari.
La decisione è stata presa questa mattina dall'assemblea dei dipendenti riuniti nella miniera di Campo Pisano alla periferia di Iglesias. Rivendicano il pagamento dello stipendio di ottobre e di altre 4 mensilità. Inoltre i sindacati chiedono certezze sul futuro dell'azienda.

Sale la preoccupazione tra i lavoratori dell'Igea, l'azienda in house della Regione e titolare delle concessioni minerarie, che questa mattina hanno proclamato lo sciopero generale. In una lettera, inviata ai prefetti di Cagliari e Nuoro oltre che ai presidenti della Giunta e del Consiglio regionale, e all'assessore dell'Industria i sindacati comunicano che lo sciopero riguarderà tutto il personale Igea dei cantieri operativi e dei settori tecnici amministrativi, sia per quanto riguarda il Sulcis Iglesiente sia per quelli di Furtei e del nuorese.

"I lavoratori si asterranno da tutte le attività – spiega Giampaolo Delrio, delegato Rsu Igea – significa anche per l'attività di controllo e trattamento acque, gli impianti di pompaggio e monitoraggio aree minerarie". Dopo la presa di posizione dei sindacati arrivano anche reazioni politiche e gli appelli: "Aspettiamo un segnale definitivo della Regione sull'Igea, sul risanamento e sulla riabilitazione delle aree minerarie dimesse – dice Roberto Frongia, del Coordinamento dei Riformatori – in mancanza depositeremo un atto di citazione per azione popolare nei confronti di Igea e del socio unico: Regione Sardegna". Dello stesso tenore anche il coordinatore dei Riformatori Michele Cossa: "Chiediamo al Presidente Pigliaru e alla Giunta Regionale di aprire immediatamente un tavolo che possa affrontare in pochissimo tempo il problema della società e quello della riqualificazione delle aree minerarie e industriali dimesse".