Tagli di fondi ai centri antiviolenza e così Donne al traguardo scende in piazza domani a Cagliari. Dalle 11 è in programma un sit-in sotto i portici del Consiglio regionale in via Roma. Ai consiglieri del centro sud Sardegna sarà consegnata una lettera aperta: "La stoffa non basta per tutti", perché si facciano carico di difendere i servizi nel territorio.
"Al centro della protesta c'è la decisione della Regione di discriminare in modo pesante la Provincia di Cagliari nella ripartizione dei fondi per il sostegno ai Centri antiviolenza e alle case di accoglienza – ha spiegato Silvana Migoni, presidente di Donne al Traguardo – l'applicazione dei nuovi criteri crea disagi e disservizi e disparità di trattamento, non vogliamo fare la guerra alle realtà della rete, ma le donne cagliaritane non sono di serie B". Sono penalizzate anche Oristano, Medio Campidano, Ogliastra e Sulcis Iglesiente. Si premiano Olbia e Nuoro". Per questo la manifestazione sarà accompagnata da uno striscione con la scritta: "No alla politica dei figli e figliastri".
"Dopo aver dimezzato le risorse per il biennio 2013-2014, la Regione ha deciso di destinarne il 72% alle province di Sassari, Olbia e Nuoro, lasciando il 28% al resto del territorio – ha aggiunto Migoni – Cagliari è la più penalizzata con i suoi tre centri (uno a Quartu) sui nove della totalità e il bacino di utenza più consistente". Donne al traguardo non ci sta: "Alla base di questa disparità c'è un criterio di premialità assurdo: la permanenza delle donne vittime di violenza nelle 'case rifugio' – aggiunge la presidente – si dovrebbe favorire invece un percorso di riconquista dell'autostima e autonomia, perché le donne non siano punite due volte, prima con la violenza poi con l'allontanamento da casa. Chiediamo alla Regione di ritornare sui suoi passi".







