Lavoratori, class action contro Meridiana. Appello al Procuratore Fiordalisi

Verso una class action contro Meridiana. I lavoratori in esubero della compagnia stanno valutando se vi siano gli estremi per portare avanti la clamorosa iniziativa legale. L'obiettivo è di bloccare la procedura di mobilità confermata dall'azienda per oltre 1.600 dipendenti.
E' in corso nei parcheggi dell'aeroporto Olbia Costa Smeralda la riunione intersindacale per l'organizzazione della prossima grande assemblea dei lavoratori Meridiana. Mentre è giunto al secondo giorno lo sciopero della fame del comandante Andrea Mascia sulla torre dell'illuminazione a 35 metri d'altezza. Intanto dal gruppo degli 'esuberi' viene lanciato anche un appello al procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Domenico Fiordalisi: "Solo lei può aiutarci a capire – hanno comunicato i lavoratori – ci spieghi il disegno che sottende il più grande licenziamento della storia italiana".
"Vogliamo capire perché un'azienda solida, che ha lavoro, può permettersi un dumping interno, licenziare tutti e comprare una sgangherata low cost a 80 milioni di euro. Abbiamo il diritto di capire", hanno aggiunto esasperati i lavoratori sempre più convinti di "esser stati abbandonati dalle Istituzioni, in primis dal premier Matteo Renzi che in merito alla vertenza Meridiana, è invisibile".
L'assemblea dei lavoratori, in un primo momento data per certa in questi giorni, potrebbe esser rinviata alla prima settimana di novembre, e comunque dopo il 4, giornata dell'incontro romano del Fondo del trasporto aereo. Sabato primo novembre è, invece, in programma a Olbia, una festa sotto la torre occupata da 15 giorni, "vuol essere una festa di ringraziamento rivolta a quella fetta di popolazione, alle amministrazioni, alle forze dell'ordine, agli organi di informazione che hanno sostenuto questa nostra vertenza", hanno spiegato all'ANSA Andrea Mascia e Alessandro Santocchini, sempre sulla torre diventata la loro casa.