Un abbraccio nella viscere della terra per difendere il posto di lavoro: da un lato i lavoratori di Meridiana, dall'altro i minatori di Sos Enattos a Lula (Nuoro), dipendenti di Igea (società in house della Regione). I sette minatori asserragliati da sei giorni a 80 metri di profondità hanno ricevuto la visita di una delegazione dei lavoratori in esubero della compagnia aerea, per portare solidarietà e unire le forze nella lotta.
"Siamo con voi nel cuore della miniera per dire a chi sa parlare solo di numeri che noi non ci piegheremo – ha detto il pilota di Meridiana, Maurizio Di Porocolo – dietro i numeri ci sono le nostre famiglie: 1634 per Meridiana, 250 per Igea in Sardegna. L'isola è sotto attacco, dobbiamo restare uniti per difendere tutti i posti di lavoro".
Commozione e applausi nel cuore della miniera, quando parla un altro pilota di Meridiana, Michele Cossu, nipote di un minatore di Lula: "Qui stanno smantellando i diritti che mio nonno aveva conquistato – ha detto Cossu – tutto questo è inaccettabile e noi lo impediremo. In questa miniera c'è la mia comunità, c'è la nostra storia, così come a Meridiana c'è un pezzo di storia della Sardegna. Non molleremo ed esorteremo tutti i lavoratori in lotta della Sardegna a non farlo".
"Non usciremo da qui sotto – ha risposto uno dei sette minatori in lotta e da cinque mesi senza stipendio – se non avremo risposte dalla Regione sul nostro futuro lavorativo: nell'incontro con l'assessore all'Industria che si terrà domani ci dovranno dire se moriamo o andiamo avanti. La Regione ha firmato per affidare i lavori delle bonifiche a una società privata, qui a Lula impediremo che chiunque entri a lavorare nelle nostre miniere: le bonifiche devono portarle avanti i dipendenti di Igea".
Regione Meridiana e Igea, l’abbraccio nel pozzo tra piloti e minatori
Meridiana e Igea, l’abbraccio nel pozzo tra piloti e minatori
