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Cinque anni di reclusione per il "pentito" Gianfranco Batzella, altrettanti per il dipendente dei caseificio Efisio Mereu, ritenuto il basista. Sono le condanne pronunciate questa mattina dal Gup del Tribunale di Cagliari, Giuseppe Pintori, nel processo con rito abbreviato ai due presunti complici del capobanda Niveo Batzella – per lui il dibattimento è già cominciato nei giorni scorsi davanti ai giudici della prima sezione penale del Tribunale – accusati di aver tentato di sequestrare l'imprenditore caseario Alessandro Podda, figlio di Ferruccio, titolare di "Podda Formaggi" di Sestu, una delle più grandi aziende del settore in Sardegna.
Volevano rapirlo il 20 febbraio del 2012, giorno della visita a Cagliari del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Sostanzialmente accolte le richieste del pubblico ministero Rossana Altieri, che aveva chiesto la condanna per entrambi.
Secondo l'accusa la banda guidata da Niveo Batzella aveva iniziato a controllare l'imprenditore cagliaritano con l'intenzione di sequestrarlo a scopo di estorsione.
Il piano era poi stato sventato perché Podda era stato messo in allarme dalle forze dell'ordine che già tenevano d'occhio la banda per altri gravi reati. Mereu, che lavorava nel caseificio di Sestu, per l'accusa era il basista del piano per sequestrare l'imprenditore cagliaritano.