È vero, 21 punti sono comunque un'enormità, e a pochi minuti dalla fine di Real Madrid-Banco di Sardegna Sassari, prima che i vicecampioni d'Europa tirassero i remi in barca e concedessero qualcosa alle statistiche della Dinamo, il divario era ancora più profondo. Ma la più netta delle quattro sconfitte incassate in quattro turni di Eurolega, un 115-94 che non lascia spazio ai dubbi sulla superiorità spagnola, al Banco è accolta col sorriso. Per tutti, dal capitano Manuel Vanuzzo, esordiente a 39 anni nella massima competizione continentale, a Massimo Chessa, unico sassarese del gruppo, la serata di gala in uno dei templi mondiali del basket è stata una grande festa. Alla consapevolezza di essere entrati per sempre negli annali della società biancoblù e del basket sardo si aggiunge la sensazione che prima di archiviare definitivamente questa esperienza da debuttante ci sia ancora tanto da giocare. Che Madrid non fosse il luogo ideale per cercare punti utili per avanzare in Europa si sapeva, e si sapeva anche del rischio di rimediare un'imbarcata che avrebbe potuto fare molto male alla psicologia di un gruppo, che ancora va alla ricerca di un'identità ben precisa. Invece Sassari torna dalla spedizione in terra castigliana con la certezza che l'avventura in Europa, a dispetto delle quattro sconfitte in quattro partite, ha fatto crescere moltissimo questo gruppo, e che perciò non è ancora finita. Intanto oggi coach Sacchetti e i suoi ragazzi tornano finalmente a Sassari. Appena 36 ore per ricaricare le pile, prima di ripartire per Cantù, dove l'obiettivo è sfatare un altro tabù e allungare una striscia positiva che in campionato prosegue da inizio stagione.
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Dinamo, pesante ko col Real Madrid. Ma il gruppo è in crescita
