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E' giallo sul commissariamento dei manager delle aziende sanitarie e del Brotzu previsto da un emendamento della maggioranza alla riforma sanitaria approvato con 33 voti favorevoli e 22 contrari. Nel testo che è stato posto all'attenzione dei consiglieri si parla solo del commissariamento delle due aziende ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari, mancano invece quelli delle Asl e del Brotzu.
L'opposizione è andata su tutte le furie perché il testo votato non è stato corretto neppure con un emendamento orale: di qui la polemica in Aula con il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau costretto a sospendere la seduta e a convocare una conferenza dei capigruppo urgente.
Secondo Pietro Pittalis (Fi), "il testo è quello che è stato votato con il riferimento esclusivo sul commissariamento delle aziende ospedaliero-universitarie e non si può modificare successivamente. E' un problema che attiene alla sostanza della norma stessa". Il presidente Ganau ha replicato che "gli uffici hanno già rilevato un errore materiale che è stato corretto perchè tutta la legge cita le aziende sanitarie". In particolare Ganau ha spiegato che nella correzione sarebbero state aggiunte le parole "aziende sanitarie" e quindi anche in questo caso non verrebbe commissariata l'unica azienda ospedaliera della Sardegna, cioè il Brotzu.
Michele Cossa, dei Riformatori, ha quindi invitato il presidente dell'Assemblea "a non rendersi responsabile di un abuso del genere. E' una norma che risente della superficialità della maggioranza – attacca – e far passare un precedente di questo genere ne va della serietà del Consiglio regionale".

iI via libera. Via libera alla riforma della sanità in Sardegna, ma non si placano le polemiche sull'emendamento che sancisce il commissariamento delle aziende sanitarie. E' arrivata, infatti, in extremis una correzione dell'Aula sull'emendamento contestato dalle opposizioni in merito al commissariamento delle Asl che non era stato messo nero su bianco nel testo della norma.
Dopo una breve conferenza dei capigruppo il presidente dell'Assemblea Gianfranco Ganau ha riferito che il problema sollevato dalla minoranza, in particolare da Pietro Pittalis (Fi), rientrava nella fattispecie dell'articolo 89 del regolamento consiliare che permette di "sanare" un errore materiale in contrasto con gli obiettivi della legge. Così, dopo avere acquisito parere favorevole della Giunta e del primo firmatario dell'emendamento della maggioranza (Pietro Cocco del Pd), la correzione è passata con i soli voti del centrosinistra.
L'opposizione ha quindi abbandonato l'Aula convocando una conferenza stampa alle 16.30. La riforma è stata così approvata senza la presenza dei consiglieri del centrodestra con 32 voti a favore. "Non mettiamo in dubbio la buona fede di nessuno – ha sottolineato Alessandra Zedda (Fi) – Abbiamo il diritto di essere informati, di sapere cosa stiamo votando, ciò che è accaduto è abuso, un atto di gravissima scorrettezza perchè l'errore doveva essere edotto a tutta l'Aula".
Il Consiglio torna riunirsi alle 16.