Abbraccio dei dipendenti di Meridiana con le lavoratrici in mobilità del calzificio Ros Mary, gli ex dipendenti della Legler e i minatori di Lula nella prima tappa di "Unica" a Siniscola, la marcia itinerante per il lavoro capeggiata dalle 'magliette rosse' della compagnia aerea. Sostegno a vicenda nel centro di aggregazione giovanile di via Verdi tra gli esuberi di Meridiana e gli espulsi dalla fabbriche della Baronia.
"In questi questi giorni metteremo insieme tutte le vertenze aperte dell'Isola – ha detto Marco Bardini, cassintegrato Meridiana – Il nostro è un modello nuovo di organizzazione della protesta, non abbiamo filtri, gli artefici siamo solo noi: i lavoratori che si vorrebbe espellere dal ciclo produttivo".
"Dal 2002 abbiamo esaurito tutti gli ammortizzatori sociali – ha spiegato Lucia Murru della Ros Mary – il decreto Renzi dall'1 gennaio ci taglia anche il diritto di avere dei sussidi. 'Unica' insieme ai nostri amici di Meridiana e a tutti i lavoratori in difficoltà della Sardegna, è il modo per farci sentire, per non rassegnarci ad essere cancellati dal mondo produttivo".
Sono tutti madri e padri di famiglia i lavoratori che protestano, con un'età dai 40 ai 50 anni. "Ci stanno sostituendo con i giovani che hanno la metà dei nostri anni", ha sottolineato Bardini. Alle 17 nella palestra del centro giovanile è giunto il sindaco di Siniscola Rocco Celentano con i primi cittadini dell'Unione del Montalbo: da Bitti fino a Posada.
"Questa marcia metterà insieme tutti i lavoratori dell'Isola che hanno deciso di combattere per il posto di lavoro – ha ribadito Celentano – Nella protesta si inserisce a pieno titolo la vertenza del territorio nuorese: qui in Baronia come in tutta la provincia non c'è nessuno spiraglio, questa marcia è l'occasione per farsi sentire e provare a invertire la rotta".