Dopo il "primo passo importantissimo per superare una situazione arrugginita" con la legge di riforma della Regione, ora Giunta e maggioranza di centrosinistra puntano la prua verso le altre riforme. E se entro sei mesi l'Esecutivo dovrà portare in Aula la legge personale, oggi si lavora alla mappatura delle competenze del personale, mentre l'Assemblea, che tra meno di un mese sarà alle prese con la Finanziaria 2015, riprenderà i lavori nelle commissioni la settimana prossima.
Al via quindi il tema degli enti locali con le prime audizioni, in attesa che la Giunta presenti il testo della proposta, poi valutazione delle policy, la legge sul personale e in parallelo la discussione sulla organizzazione della Regione (legge 1), la legge statutaria e sulla forma di governo.
Le indicazioni sono arrivate in una conferenza stampa congiunta del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, dell'assessore degli Affari Generali, Gianmario Demuro, e del presidente della Commissione Autonomia e Riforme, Francesco Agus (Sel), questo pomeriggio in viale Trento.
"Abbiamo troppe regole rigide e la Regione è fatta di tante piccole autarchie, tante aree ognuna eccessivamente separata da altre – ha detto Pigliaru – siamo per mobilitare le risorse dove sono necessarie e dare flessibilità alla macchina regionale".
Così si scopre che su 4.848 dipendenti tra amministrazione regionale (2.740), enti e agenzie (in tutto 11 per complessive 2.108 unità senza contare gli oltre seimila dell'Ente Foreste) nel rapporto dipendenti-dirigenti (nel 2013 18,53) quello che stona è la distribuzione delle forze in campo. Alcuni servizi, enti o assessorati hanno troppi dirigenti e poco personale, altri – è il caso dell'Ente Foreste – pochi dirigenti e una moltitudine di dipendenti operativi.
"Dopo il grande lavoro fatto dal relatore di maggioranza, il consigliere del Pd Salvatore Demontis, quello che abbiamo fatto con la legge approvata ieri – ha spiegato Demuro – è stato dotarci della cassetta degli attrezzi per far funzionare al meglio il lavoro del personale e valorizzarlo perché mobilità significa miglioramento professionale. Ora puntiamo a riorganizzare le direzioni generali che potranno essere ridotte e potranno lavorare in modo trasversale – ha spiegato – e a una nuova riorganizzazione servizi entro l'anno per entrare a regime nel 2015".
Secondo Agus, "l'approvazione lampo è figlia di un lavoro fatto in commissione e durato mesi con l'opposizione che non ha fatto mancare il suo apporto propositivo. Solo l'autoriforma può salvare l'autonomia sarda e questa legge è un tassello di un mosaico più complicato in un quadro di riforme più ampio".
Regione Riforme, dopo la Regione il turno di Enti locali e personale
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