Il direttore editoriale don Ettore Cannavera è convinto che c'è già, nel numero della rivista "La Collina – fa che nessuno si perda" appena uscito, un pezzo che farà discutere. È firmato da Vito Mancuso, teologo e filosofo. Ed è intitolato: "Chi ha paura del Papa? Francesco non piace alla Destra". Tra gli articoli anche un intervento di Mario Tidu, in carcere per i fatti della banda di Is Mirrionis ma ormai avviato verso un recupero personale con studi completati a Buoncammino, che parla dei penitenziari.
E una copertina che non passerà inosservata: Pigliaru con un copricapo da emiro e il titolo "Francesco d'Arabia". Il nuovo corso della pubblicazione uscita la prima volta nel 2008 e che nasce proprio nella comunità di accoglienza di Serdiana diretta da don Cannavera, è stato presentato questa mattina insieme al direttore responsabile Maria Francesca Chiappe. "Vogliamo che sia una rivista del dissenso – ha spiegato don Ettore – e soprattutto una spazio di libertà consapevole. Le parole a cui è ispirata? La verità vi farà liberi". La rivista, trimestrale, viene venduta al prezzo di un euro.
"Solo una rivista che ospiti voci discordi – scrive don Ettore nell'editoriale – e fuori dal coro può contribuire allo sviluppo del pensiero, della cultura". Quaranta pagine di articoli di giornalisti professionisti e di interventi. Con argomenti e approfondimenti che riguardano industria, mondo delle discoteche, immigrazione, giustizia, Barbagia, Teatro Lirico e operazione Qatar.
Don Ettore ha parlato dei suoi rapporti con la Chiesa. Anche per sottolineare l'importanza della libertà di parola: "Sono stato sospeso – ha ricordato – ai tempi di Wojtyla per una mia posizione sui contraccettivi: so che cosa significa, anche per le conseguenze, voler dire quello che si pensa e che si ritiene giusto. Papa Bergoglio sa quanto sia importante la parola. E infatti, parla a braccio, spiazza tutti. E ritengo sia molto più avanti della Chiesa di base".
Gli studi completati in carcere: la svolta dell’ex boss di Is Mirrionis Mario Tidu
