Geometri, periti edili, ingegneri, agronomi, architetti uniti contro la burocrazia che allunga i tempi: dalle piccole ristrutturazioni in casa alle grandi infrastrutture. In campo "La Rete delle professioni tecniche" in rappresentanza di ventimila professionisti sardi. Con un appello alla Regione: "Durante la campagna elettorale – ha spiegato Gianni Massa, vicepresidente nazionale dell'associazione – il presidente Francesco Pigliaru si era impegnato a istituire entro i primi due mesi del suo mandato un tavolo sulla lotta alla burocrazia. Ora quel tempo è passato. Ma noi siamo qui, pronti: ci mettiamo a disposizione per la lotta alla cultura della burocrazia. E partiamo da un invito: diamoci una scadenza".
Il momento sembra quello giusto, "in ballo – ha detto il presidente dell'Ordine degli ingegneri, Gaetano Nastasi – ci sono le osservazioni e proposte di integrazione al disegno di legge sulla riqualificazione ambientale ed urbanistica presentato dalla Giunta regionale. Provvedimento che dovrà sostituire il Piano casa andato in scadenza. Chiediamo di condividere a monte con la popolazione le esigenze manifestate.
Che non sono solo le nostre, ma anche quelle della pubblica amministrazione e dei cittadini. Cambiamo metodo: soprattutto con norme efficaci ed applicabili".
Un mese fa la Rete aveva promosso un flash mob in via Manno a Cagliari. Lo slogan? "Rompiamo con la burocrazia". "Noi professionisti – ha aggiunto Nastasi – possiamo essere davvero sussidiari. Nel senso che se viene permesso al professionista di certificare, la pubblica amministrazione può avere tempo e modo di stare sul territorio e controllare. Serve una ripartizione delle competenze. Con regole uguali per tutti in tutti i territori".
Regione Geometri e ingegneri sardi, fronte unico anti burocrazia
Geometri e ingegneri sardi, fronte unico anti burocrazia







