Si tratta ancora sulla vertenza Sardegna e sugli accantonamenti richiesti dallo Stato nella legge di stabilità che limitano l'accordo sull'armonizzazione del bilancio siglato a luglio tra Pigliaru e Padoan. La soluzione non è stata ancora trovata, ma Regione e Governo sono fiduciosi che si possa arrivare a un'intesa entro la fine del 2014. La conferma è arrivata oggi dal sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio, e dal governatore sardo Francesco Pigliaru.
"Abbiamo un credito sulla vertenza entrate che abbiamo stimato in meno di un miliardo, oltre 880 milioni di euro, e su questa partita stiamo proponendo una rateizzazione triennale dal 2015 da 300 milioni l'anno – ha spiegato il presidente della Regione – Vogliamo anche arrivare ad un accordo sugli ulteriori accantonamenti che ci vengano chiesti nella legge di stabilità, 97 milioni di euro all'anno, e che non rientrano nell'accordo che avevamo firmato prima. Le prossime ore saranno decisive – ha aggiunto Pigliaru – non ci interessa la forma ma la sostanza".
"La Sardegna è stata la prima regione a fare la sperimentazione sull'armonizzazione del bilancio e a portare a casa un pezzo di patto di stabilità importante – ha esordito Delrio – ci sono problemi ancora da risolvere per essere coerenti con l'accordo firmato a luglio e da qui alla fine dell'anno stiamo studiando l'argomento. La Sardegna non sta chiedendo favori e il Governo vuole continuare nel percorso di consolidamento della finanza pubblica nazionale e locale. Il percorso fatto con la Sardegna è innovativo – ha sottolineato il sottosegretario – e ora dobbiamo essere coerenti con quello che abbiamo detto. Ci saranno forse alcuni fatti discrepanti ma noi abbiamo sempre fatto seguire i fatti alle parole".
Avanti con l'investimento della Qatar Foudation Endowment per l'ex San Raffaele, oggi Mater Olbia. "Siamo molto sereni e mi sembra che le cose vadano avanti – ha detto il sottosegretario Graziano Delrio oggi a Cagliari – A noi è stato garantito che l'impegno non è in discussione e abbiamo detto che entro fine anno bisogna chiudere tutto. E' un investimento che si sta ampliando con un cambio di prospettiva rilevante e da qui all'acquisizione dei terreni c'è di mezzo una procedura, va rispettato il lavoro del tribunale".
