Basta finanziamenti destinati a poche e selezionate società sportive, i criteri per l'erogazione dei contributi pubblici allo sport dilettantistico dovranno fondarsi in futuro su regole certe e trasparenti. E' l'obiettivo della leggina approvata dalla Commissione Sanità del Consiglio regionale che emenda una precedente proposta firmata da maggioranza e opposizione.
Il provvedimento, come richiesto anche in conferenza dei capigruppo da Forza Italia, è stata messa come primo punto all'ordine dei lavori dell'Aula convocata per mercoledì prossimo, alle 10.
La commissione presieduta da Raimondo Perra (Psi) ha licenziato ieri il provvedimento che riporta la partita della contribuzione pubblica a favore dello sport sardo nell'alveo della legge 17 del 1999. La proposta prevede un'integrazione di un milione di euro del fondo per il finanziamento delle società dilettantistiche portandolo a 6,3 milioni di euro.
A gestire i fondi saranno gli uffici dell'Assessorato regionale dello Sport. Saranno rendicontabili le spese federali, di trasporto, vitto e alloggio, compensi ad atleti e tecnici e quelle per la promozione, comunicazione e valorizzazione della pratica sportiva. "Questa norma consentirà a tutte le società dilettantistiche di accedere ai finanziamenti per la copertura delle spese di gestione e di promozione dell'attività sportiva – spiega il consigliere regionale del Pd, Luigi Ruggeri – a beneficiarne saranno 77 società contro le 6-7 finanziate negli anni scorsi con i soldi di Sardegna Promozione. Sia chiaro che la Regione potrà in futuro intervenire per aiutare lo sport sardo a colmare il gap infrastrutturale dell'insularità, ma non pagherà gli stipendi e gli ingaggi degli atleti".
Soddisfazione anche da parte di Roberto Desini, capogruppo del Centro democratico. "Con questa legge – ha detto – chiudiamo definitivamente il bancomat di Sardegna Promozione utilizzato in passato in modo discutibile. Tutte le 77 società dilettantistiche della Sardegna potranno chiedere i contributi in base ai criteri della legge 17".
"Gli interventi non sono più rinviabili", ha detto il capogruppo di Fi, Pietro Pittalis che ha poi definito una "buona sintesi" le misure varate in commissione e che superano la proposta di legge n. 41, riconducendo la contribuzione pubblica a favore dello sport sardo nell'alveo della legge 17 del 1999.
L'ex presidente della Giunta, Ugo Cappellacci, ha puntato il dito contro la revoca dei contributi da parte di Sardegna Promozione per gli interventi a sostegno dei professionisti per affermare che "il centrosinistra continua a fare confusione tra il sostegno alle società dilettantistiche per la promozione della pratica sportiva e le attività di promozione realizzate attraverso testimonial di eccezione", ha concluso citando, ad esempio, il velista Andrea Mura e la Dinamo.
Regione Contributi alle società sportive, la legge in aula
Contributi alle società sportive, la legge in aula







