meridiana-la-regione-mette-sul-piatto-65-milioni-ma-and-egrave-muro-contro-muro

Ancora un nulla di fatto al tavolo di mediazione sulla vertenza Meridiana convocato oggi dalla Regione Sardegna. Oltre a ribadire le posizioni in campo, l'azienda e i sindacati non sono riusciti a trovare un punto di incontro nella gestione dei 1.634 esuberi, 1.478 di Meridiana Fly – compresi i circa 600 reintegri di assistenti di volo avvenuti dal 2010 e che hanno usufruito del "collegato lavoro" – e i 156 di Meridiana Maintenance.
Ci si rivedrà martedì 9, probabilmente ad Olbia, per cercare di sottoscrivere un verbale, seppure di disaccordo (come accaduto per Manitenance), per poi presentarsi al tavolo ministeriale alla scadenza della prima fase della procedura, prevista per il 10 dicembre. L'unica novità arriva dalla Regione che mette sul tavolo 65 milioni tra nuovo bando (manifestazione di interesse) per le rotte minori (più di 40 milioni sino al 2017 per la nuova continuità aerea 2) e per attività di co-marketing turistico per voli internazionali (altri 25 milioni).
"La Regione sta per varare dei bandi per favorire il traffico aereo internazionale da e per la Sardegna stanziando 65 milioni di euro in tre anni che potrebbero consentire a Meridiana, come a qualunque altra compagnia aerea che intendesse partecipare alle procedure a evidenza pubblica, di avere importanti incentivi – ha spiegato l'assessore dei Trasporti Massimo Deiana – Riteniamo che questo sia un contributo importante e per nulla scontato che l'amministrazione regionale sta fornendo prima di tutto per garantire la mobilità dei sardi e ci auguriamo inoltre che possa rappresentare un ulteriore incoraggiamento verso una soluzione meno gravosa possibile in termini di sacrificio dei posti di lavoro della vertenza Meridiana".
"Si è registrata la disponibilità della Sardegna a svolgere un ruolo di pivot ed è stata acquisita sul tavolo la novità dei bandi e del co-marketing – ha detto il direttore del personale di Meridiana, Paolo Carcone – immediatamente faremo le nostre valutazioni industriali sulle modalità di effettuazione del servizio. Intanto – ha aggiunto – ringraziamo la Regione, in particolare l'assessore Deiana e il presidente Pigliaru, per questa fase e ora ci mettiamo nell'ottica di continuare gli incontri a partire dal 9". Meridiana sottolinea che il tempo è un "fattore importante per l'accesso agli ammortizzatori sociali riguardanti l'esodo incentivato e i prepensionamenti".

Sindacati. Rimane aperto il dialogo tra azienda e i sindacati nella vertenza Meridiana, anche se le organizzazioni presenti al tavolo di oggi a Cagliari – Cgil, Cisl, Uil, Usb e Ampav, oltre all'associazione dei cassintegrati Ali – restano critiche sulla procedura che si chiuderà il 10 dicembre e chiedono il ricorso alla cassa integrazione. Le posizioni si differenziano, ma la richiesta di ritiro dei licenziamenti accomuna un pò tutti.
"L'incontro di oggi è servito solo a soddisfare le smanie di protagonismo di qualcuno, non certo a dare una risposta alla drammatica vertenza Meridiana – attacca la Rsa Filt Cgil (Rpt, Rsa) – Da una parte un assessore che è stato da sempre il portavoce di Scaramella e Rigotti. Dall'altra una delegazione aziendale che cambia di giorno in giorno. In mezzo, alcune delegazioni sindacali che non rappresentano i lavoratori coinvolti. Con queste premesse, qualsiasi incontro diventa un'inutile perdita di tempo, e i lavoratori di Meridiana non hanno tempo da perdere".
Secondo la Ras, "anche se Meridiana tenta in tutti i modi di negare l'evidenza, le inchieste della magistratura hanno di fatto già influenzato (e influenzeranno ancora) le strategie aziendali. La recentissima sostituzione dell'amministratore delegato è solo la punta dell'iceberg di una rivoluzione che non tarderà a manifestarsi. Di fronte a questi avvenimenti – avverte la Ras – l'unica iniziativa che riteniamo urgente e incalzante è il ritiro della procedura di mobilità, per permettere a tutte le rappresentanze sindacali aziendali di avviare un confronto serio e costruttivo sul rilancio industriale, sgombrando il tavolo da ricatti di qualsiasi tipo".