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"In Sardegna oltre 15.300 lavoratori non ricevono indennità di mobilità da oltre 11 mesi.
Una situazione drammatica che sta mettendo in ginocchio migliaia di famiglie per le quali non si intravvede nessuna risposta. Si tratta degli stessi lavoratori che hanno atteso oltre 22 mesi per aver ragione del saldo delle indennità di mobilità in deroga spettanti per l'annualità 2013". Lo denuncia il deputato di Unidos, Mauro Pili, che ha presentato un'interrogazione parlamentare e annunciato di aver chiesto un question time in Commissione per un'urgente risposta del governo.
"Nonostante la gravità di questo ritardo – aggiunge Pili – i lavoratori si sono visti applicare alle somme erogate l'Irpef al 23 per cento. Le somme del 2013 sono state erogate esattamente nel mese di ottobre 2014. Ad oggi i 15.300 lavoratori in indennità di mobilità in deroga non hanno percepito le indennità relative all'anno in corso 2014. A questo si aggiunge che oltre 4 mila dei 15 mila lavoratori risultano totalmente privi di ogni forma di sostegno del reddito. E in questa drammatica situazione c'è il consistente rischio che le nuove disposizioni determinino un aggravio della già grave crisi occupazionale per la Sardegna, territorio che registra tassi di disoccupazione superiore a quelli medi nazionali ed allarmanti per la tenuta economica e sociale".
"Nel mese di luglio 2014, la Regione – ha scritto Pili nell'interrogazione – ha annunciato lo sblocco di 17 milioni e 300 mila euro per consentire il pagamento di almeno una mensilità per tutti i 15300 aventi diritto. Somme che ad oggi risultano non esser state erogate. Nei giorni scorsi, la Regione ha sempre annunciato un piano Flexsecurity di 26 milioni di euro destinato ai 4 mila lavoratori, ad oggi nulla ancora si sa dell'avvio dello stesso. Il Governo e in particolare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali devono intervenire immediatamente per quanto di propria competenza sulla questione e individuare soluzioni tecniche ed economiche per risolvere la drammatica situazione in cui versano i 15.300 lavoratori della Sardegna che aspettano da 11 mesi di incassare quanto loro dovuto. Servono certezze, non si può continuare a non affrontare una situazione davvero insostenibile a prescindere dall'incertezza dei fondi. Oltre al pagamento di quanto dovuto ai lavoratori – ha concluso il parlamentare – occorre scongiurare l'applicazione della tassazione IRPEF al 23 per cento anche sulle mensilità del 2014 che allo stato attuale non è dato sapere nemmeno quando verranno erogate e non certo per cause attribuibili ai lavoratori che ne hanno diritto. Una situazione che di fatto conferma come sulla sicurezza del lavoro e sugli stessi ammortizzatori sociali siano governo che regione operino con grave superficialità e totale inadeguatezza".