Il Natale è alle porte e come sempre costituisce una delle migliori occasioni per poter trascorrere più tempo con la propria famiglia e con i figli. Una tendenza, però, in calo: l'83,4% delle famiglie sarde ammette di giocare sempre più con tablet e device, a discapito di attività più tradizionali, mentre oltre un bambino su quattro (26,8%) impegna tre ore e mezza del suo tempo davanti ad uno schermo (tablet, pc, smartphone). Sono alcuni dei dati della ricerca commissionata da Duracell che conferma come i bambini siano schermo-dipendenti, riducendo così i momenti di condivisione con amici e genitori.
Il 63,4% delle famiglie intervistate nell'isola si dichiara, comunque, disponibile ad accogliere un'alternativa diversa dal gioco digitale, che contempli il gioco attivo con il bambino.
Fra questi ultimi tipi di giochi sono preferiti dai bambini sardi quelli all'aria aperta come l'andare in bicicletta (48%), o a pari merito le costruzioni (48%) seguite dalle macchinine (41%) e dal disegno (39%). Il desiderio di svolgere delle attività "non digitali" è quindi molto forte nelle famiglie sarde e i bambini stessi hanno ammesso di essere ancora molto affezionati a giochi più classici. Lo psichiatra e psicoterapeuta Raffaele Morelli ha spiegato: "I risultati della ricerca ci portano ad affrontare un fenomeno nuovo, ma non inaspettato. I giochi digitali rappresentano una valida alternativa, se utilizzati per periodi limitati di tempo. Le due dimensioni possono e devono coesistere. Il gioco attivo implica un'attività reale e concreta, attraverso la quale i bambini comprendono come far funzionare le cose e che da una loro azione può scaturire un effetto concreto".
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Smartphone, pc e tablet: in Sardegna un bimbo su 4 è schermo dipendente







