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Prima presa di contatto con i vertici dell'emittenza radiotelevisiva da parte dei componenti del Corecom, che si è insediato da circa due mesi. Sul tappeto numerosi temi, a cominciare dalla legge varata la scorsa settimana dal Consiglio regionale che prevede finanziamenti per trasmissioni che valorizzino la lingua sarda e il patrimonio culturale dell'Isola.
"C'è il massimo impegno da parte nostra affinché la legge abbia la migliore applicazione possibile per dare risposte concrete a un comparto, quello delle tv locali, alle prese con una crisi senza precedenti – ha detto Mario Cabasino, presidente del Comitato regionale per le Comunicazioni, nel corso dell'incontro con gli editori delle televisioni regionali -. Il Corecom ha già chiesto un incontro con l'assessore regionale alla Pubblica Istruzione Firino per dare il proprio contributo, così come previsto dalla legge. La parola d'ordine resta però una sola: premiare gli editori seri, sostenere chi non licenzia, chi investe e resiste alla crisi senza farne ricadere il peso intero sulle spalle dei lavoratori. Sul questo aspetto c'è la massima sintonia tra il Corecom e o vertici dell'Associazione della Stampa sarda e l'Ordine dei giornalisti".
Cabasino ha ricordato che "sono ancora aperte le ferite delle ultime, gravi vertenze del settore: Sardegna Uno che ha proceduto a licenziamenti collettivi, dimezzando il personale.
Cinque Stelle che ha licenziato, anche se in misura decisamente minore. Videolina, la prima in Sardegna come nascita e come ascolti, che si vede costretta a ricorrere ai contratti di solidarietà".
Nel corso dell'incontro i rappresentanti degli editori hanno auspicato l'attuazione in tempi rapidi della legge. Il settore radiotelevisivo dà lavoro in Sardegna a oltre 200 famiglie e il 70% dei sardi si informa grazie alle tv locali.