Due notti fa qualcuno ha danneggiato a picconate il muro d'ingresso del loro ristorante, prossimo all'apertura nel centro storico di Sassari, oggi una famiglia marocchina che vive a Sassari da 17 anni ha ricevuto la visita e la solidarietà del sindaco Nicola Sanna.
Difficile non collegare l'atto vandalico ai fatti di Parigi, ma Latifa e sua figlia Rajaa sono pronte ad andare avanti. "La nostra città non ha mai dato segnali di intolleranza – commenta il primo cittadino – sono qui perché quest'atto non venga minimizzato e per far capire che, comunque, questi atti devono essere respinti e non devono essere tollerati. Per la conoscenza che abbiamo della nostra città, possiamo dire che non ci sono organizzazioni anti-islamiche. Possono esserci degli stupidi, invece, che decidono di mettersi in mostra con degli atti vandalici come questo. Sono dell'idea, invece – prosegue Sanna – che sia necessario accrescere la conoscenza reciproca, tra popoli, perché è l'ignoranza che alimenta la paura".
Il sindaco di Sassari ha quindi fatto visita al locale e ha preso visione dei danni provocati dal gesto vandalico. Questa mattina, inoltre, la titolare del negozio, con il contributo di alcuni cittadini sassaresi, ha avviato i lavori di ripristino del cancello che era stato divelto.
Province Charlie Hebdo, ristorante arabo preso a picconate
Charlie Hebdo, ristorante arabo preso a picconate
