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Nella Manovra 2015 approdata oggi in Consiglio regionale con le prime audizioni in commissione Bilancio, la Giunta proporrà "qualche aggiustamento" che tiene conto della legge di stabilità nazionale. Si tratta di un mini assestamento da 47 milioni di minori risorse derivanti dal saldo tra i 97 milioni di accantonamento non previsti nella proposta approvata dall'esecutivo all'inizio di dicembre e i 50 milioni di riserve erariali liberate per la Sardegna.
"Questi 47 milioni – ha spiegato l'assessore della Programmazione Raffaele Paci, al termine dell'audizione in commissione Bilancio – li recuperiamo dal disavanzo della sanità grazie alla leggina di fine anno, un'operazione che ci permette di non toccare nessun capitolo di spesa".
L'esponente della Giunta ha precisato che l'aggiustamento non nasconde alcuna "volontà di stravolgere le cose, anche perchè – sottolinea – la Manovra è pienamente condivisa con la maggioranza e noi riteniamo che sia adeguata a dare una prima risposta di prospettiva di sviluppo ai problemi della Sardegna, pur in una situazione di scarsità di risorse, con l'obiettivo di dare impulso al sistema economico e far ripartire la domanda".
Riguardo ad alcune perplessità emerse nella riunione della direzione del Pd, Paci ha precisato di non aver trovato "alcuna dichiarazione ufficiale" che confermi le critiche, "anzi – ha chiarito – in direzione ci sono stati molti apprezzamenti per la Manovra. Forse da parte nostra può esserci stato un difetto di comunicazione".

Quanto alla riduzione dell'abbattimento dell'Irap dal 70 al 25%, l'assessore ha difeso la bontà del provvedimento. "A fronte di una riduzione di entrate dovute alla crisi economica la riduzione temporanea dell'Irap del 70% non era più sostenibile e andava ad associarsi alla manovra fatta dal Governo – ha ribadito Paci – Ora invece rendiamo permanente la riduzione del 25%, con la Sardegna che ha l'aliquota più bassa d'Italia, e azzeriamo l'imposta per le nuove imprese per 5 anni: penso che sia un segno di grande attenzione per il settore produttivo".

Le spese obbligatorie della Regione (da quelle istituzionali agli stipendi per il personale fino a continuità territoriale, fondo perenzioni e rate mutui) ammontano a 2 miliardi e 306 milioni (5 miliardi e 320 milioni con la Sanità) su un bilancio complessivo per il 2015 di 7 miliardi e 783 milioni di euro. Lo comunica l'assessore della Programmazione Raffaele Paci, che oggi è stato ascoltato in commissione Bilancio sulla Finanziaria 2015.
Per l'istruzione la Giunta spenderà 211 milioni, 140 per il lavoro, 190 per le imprese, 284 per l'agricoltura, 125 per turismo, cultura e sport. Tre miliardi e 23 milioni per la sanità, 244 milioni per l'inclusione sociale, 380 per la protezione dell'ambiente, un miliardo e 89 milioni per le infrastrutture, 327 per la mobilità, 88 per il territorio, 60 per semplificazione e qualità istituzionale e, infine, un miliardo e 793 milioni per istituzioni, enti locali, gestioni finanziarie e spese obbligatorie.
"Questa Giunta punta moltissimo sull'istruzione, perciò vogliamo migliorare la scuola sia nelle strutture che nella didattica e ridurre una dispersione che ormai con il 24% ha raggiunto livelli inaccettabili – sottolinea Paci – Ma vogliamo anche rimettere in moto il mercato del lavoro riformando e riorganizzando i Csl, finanziando il reinserimento e creando nuove opportunità per i giovani con percorsi di orientamento e formazione". La manovra punta poi sul rilancio dell'agricoltura – con l'aumento dei prodotti di eccellenza da proporre nel mercato nazionale e internazionale e l'azzeramento delle epidemie animali che finora hanno bloccato le esportazioni dei prodotti – e sul turismo, con destagionalizzazione e riorganizzazione dell'accoglienza ma anche col finanziamento di un Piano straordinario di scavi archeologici, che vada oltre Mont'e Prama e riesca a legare il patrimonio archeologico sardo con Expo 2015.
E poi l'ambiente e i trasporti: la Giunta Pigliaru vuole completare il sistema regionale di gestione dei rifiuti, attivare le bonifiche nei territori inquinati, proseguire con la prevenzione e la gestione dei rischi e potenziare i servizi ferroviari urbani e extraurbani, la rete Metro di Cagliari e Sassari, rendere più efficiente il trasporto pubblico locale, definendo nuovi interventi di sostegno al traffico aereo internazionali. 

Centrosinistra. Anche la maggioranza di centrosinistra ha in mente alcuni correttivi sul testo della Manovra 2015 che potrebbe arrivare in Aula tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio.
Per il Psi, il bilancio dovrebbe contenere dei riferimenti a tre temi specifici: metanizzazione, bioindustria ed economia digitale. "Giunta e Consiglio diano segni tangibili di attenzione al rilancio del comparto produttivo regionale, senza far venir meno il sostegno agli altri settori produttivi quali agricoltura, agroindustria e turismo". Su questo tema interviene anche il Centro democratico, con Roberto Desini e Anna Maria Busia, secondo i quali è importante che "la problematica relativa all'Agenzia regionale delle entrate sia inserita nella discussione di questa Finanziaria. Durante l'audizione in commissione dell'assessore Paci, il leader di La Base, Efisio Arbau, ha sollecitato l'attivazione del fondo per il microcredito in agricoltura, "misura che darebbe un concreto strumento creditizio agli agricoltori", e ha chiesto "il pagamento immediato dei residui dovuti per gli indennizzi a valere sulla nostra legge per i danni da 'Lingua Blu'. 

Forza Italia. Forza Italia si prepara alla battaglia in Aula sulla Finanziaria 2015. E' possibile ipotizzare una valanga di emendamenti come quella che aveva subissato la riforma sanitaria. E tra le proposte di modifica iniziano ad emergere alcuni correttivi: sulle famiglie, in primis quelle bisognose, sulle imprese, con una nuova proposta sulla riduzione dell'abbattimento dell'Irap (forse al 50%), sulla sanità (possibile l'introduzione di un ticket per le fasce di reddito medio-alte), e sulle politiche per gli investimenti.
"Innanzitutto è una Manovra che arriva in forte ritardo – spiega l'ex assessore della Programmazione, Alessandra Zedda, vice capogruppo di Fi – e poi di quale ostruzionismo parla il presidente Sabatini? Finora la Giunta lo ha fatto da sola insieme alla sua maggioranza. Se in questi mesi hanno ritenuto opportuno occuparsi di altro – attacca l'ex assessore – e cioè ad esempio di nomine, commissariamenti, ritorno al Ppr di Soru, anziché di priorità evidenti come la Finanziaria e il Piano Casa, le responsabilità non possono essere certamente scaricate sulle forze di opposizione". "Se, come sostiene la Giunta Pigliaru, nel 2015 ci sarà una maggior disponibilità di risorse, per quale ragione si aumenta l'Irap e si contrae un mutuo da 600 milioni di euro, indebitando ogni sardo per circa 400 euro a testa?". Lo domanda Ugo Cappellacci, consigliere regionale di Forza Italia, commentando la Finanziaria presentata dall'esecutivo di centrosinistra.

"La riduzione dell'Irap – ricorda l'ex presidente della Regione – fu votata nella precedente Legislatura anche dal centrosinistra: questo ci fa sperare in un sussulto di coerenza da parte degli stessi consiglieri che condivisero quel provvedimento e nel rigetto un aumento che sarebbe una scelta anti-impresa, anti-sviluppo, anti-lavoro. Dinanzi alla situazione attuale occorre alleviare il peso fiscale che grava sulle imprese anziché aumentarlo irragionevolmente".
 

Copagri. "Nella Manovra regionale l'agricoltura riceverà meno soldi dello scorso anno e al comparto è destinato appena lo 0,14% della spesa totale prevista, cioè una cifra di poco superiore ai 12 milioni di euro". Così Copagri Sardegna anticipa i temi dell'audizione in Commissione fissata per domani alle 10 con le altre associazioni del settore agricolo. L'organizzazione esprime un giudizio "fortemente negativo" e "l'amarezza per una Manovra che contrasta e stride con le reiterate dichiarazioni della Giunta sul ruolo che, anche nei momenti di crisi, può utilmente svolgere il settore agricolo per la ripresa dello sviluppo in Sardegna".