napolitano-dimesso-mercoled-and-igrave-i-rappresentanti-sardi-all-and-rsquo-elezione-del-nuovo-presidente

Il Consiglio regionale della Sardegna potrebbe essere convocato fra mercoledì e giovedì prossimi, 21 e 22 gennaio, per eleggere i tre rappresentanti regionali che parteciperanno alla seduta comune di Camera e Senato per l'elezione del presidente della Repubblica. Lo apprende l'ANSA da fonti della presidenza dell'Assemblea.
In Consiglio è attesa al più tardi per lunedì 19 la comunicazione ufficiale della Camera per la convocazione della seduta parlamentare a Roma. Quando ci sarà certezza sulla data della prima votazione per eleggere il Capo dello Stato che, come ha anticipato l'ANSA, potrebbe svolgersi il 29 gennaio, verrà convocata la conferenza dei Capigruppo e il presidente Gianfranco Ganau stabilirà il giorno per l'elezione dei tre delegati. Di norma la Sardegna ha sempre inviato nella Capitale il presidente del Consiglio, quello della Regione e il leader dell'opposizione (capogruppo del partito di minoranza relativa, in questo caso Forza Italia). 

Per fugare ogni dubbio e agire in totale trasparenza, i gruppi di opposizione si riuniranno martedì 20 alle 12 per la scelta del grande elettore da proporre e votare in Aula in vista dell'elezione del nuovo presidente della Repubblica.
Per prassi consolidata la Regione ha sempre inviato a Roma il governatore, il presidente del Consiglio e il leader dell'opposizione, di norma il capogruppo del partito di minoranza relativa, in questo caso Fi.

Nel frattempo, secondo quanto si è appreso, il Consiglio regionale dovrebbe essere convocato mercoledì 21 alle 16 per l'indicazione dei tre grandi elettori sardi. 

Soru."#graziepresidente. Sei stato un faro nella tempesta, hai agito da buon padre". Così l'eurodeputato e segretario del Pd sardo Renato Soru, saluta Giorgio Napolitano, che si è dimesso oggi dopo nove anni alla Presidenza della Repubblica. 

Pes, Pd. "Il lascito più importante che la figura di Giorgio Napolitano ci affida con la fine anticipata del suo secondo mandato è scritta nel suo stesso carattere: sono state la tenacia e la forza, la fiducia incrollabile nelle istituzioni e il senso profondo dello Stato ad aver caratterizzato la sua presidenza. 'Un italiano esemplare', prendo in prestito il titolo del quotidiano spagnolo El Pais per definire un capo dello Stato cui dobbiamo il percorso riformista intrapreso dall'Italia". Così il segretario di presidenza della Camera, Caterina Pes (Pd), saluta la fine del mandato di Napolitano.

Cappellacci. "Sia veramente l'ultima volta che il Capo dello Stato viene scelto in seguito ad un accordo tra le segreterie di partito e un voto parlamentare. Si lavori per raggiungere l'unica vera riforma: l'elezione diretta popolare del Presidente della Repubblica". Lo dichiara Ugo Cappellacci, consigliere regionale di Forza Italia e già presidente della Regione Sardegna. "Gli italiani devono avere la possibilità – spiega – di esercitare direttamente, pienamente e in maniera concreta una sovranità popolare che non può essere confinata alle manifestazioni fuori dal palazzo, ai cori o ai sondaggi sui siti web e sui social network. La modernizzazione della nostra architettura costituzionale è fondamentale per uscire dalla palude e avere istituzioni forti di un'ampia legittimazione popolare, indispensabile ad affrontare le difficoltà di un momento particolarmente difficile per la Repubblica e per l'Europa".