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Stallo al Teatro Lirico di Cagliari con lo scontro a distanza ravvicinata, stavolta davanti alla commissione Bilancio del Consiglio regionale, tra il presidente del nuovo Consiglio di indirizzo della Fondazione, il sindaco Massimo Zedda, e il sovrintendente decaduto lo scorso 8 novembre, Mauro Meli, entrambi chiamati in audizione dalla commissione che ha sospeso i lavori per chiarire la situazione dell'ente sfiorando l'incidente diplomatico.
Il sindaco del capoluogo, che ha chiesto di poter parlare ai commissari prima dell'inizio dell'audizione, ha sostenuto che Meli non è più in carica e che anche la proroga prevista per 45 giorni si è esaurita. Ad avallare questa tesi c'è una lettera di marzo del Ministero che specificava la decadenza di tutti gli organi, quindi Cda e sovrintendente, al momento dell'insediamento del nuovo Cdi previsto dalla legge Bray, completato il 15 dicembre scorso con la nomina di Pietro Ciarlo da parte del Mibac e un'interlocuzione informale con lo stesso Ministero che dovrebbe ora fornire un'interpretazione corretta sulla vicenda.
"Sarò io – ha detto ai commissari Zedda – fino alla nomina del nuovo sovrintendente a svolgere le funzioni di ordinaria amministrazione". Sul fronte opposto, Meli sostiene di essere nel pieno delle proprie funzioni sino alla nomina del suo successore: quindi in virtù del nuovo statuto e sulla base di questo fatto sta proseguendo la sua attività in Teatro. Nel frattempo il Cdi sta valutando una bozza di avviso pubblico per individuare il nominativo del nuovo sovrintendente da trasmettere al Mibac per la nomina ufficiale. Venerdì 16 gennaio il Comitato di indirizzo terrà una seduta per valutare le diverse problematiche interne all'ente. 

L'opposizione: "Scena surreale". "Una scena surreale: le audizioni in commissione Bilancio sul Teatro Lirico di Cagliari sono state interrotte, non senza un certo imbarazzo, dal presidente per le dichiarazioni del sindaco di Cagliari, che disconosce il ruolo del sovrintendente, mentre a quest'ultimo in base alle norme vigenti compete l'esercizio dell'ordinaria amministrazione". Lo dicono Alessandra Zedda (Fi) e Paolo Truzzu (Fdi), componenti di opposizione nella commissione.
"Non è ammissibile che per via di un clima conflittuale che sconfina nel dispetto e nel capriccio fanciullesco, il parlamentino non abbia avuto la possibilità di compiere i dovuti approfondimenti sulla situazione del Teatro Lirico di Cagliari, più volte richiesti dal centrodestra – attaccano – Comprendiamo la posizione del presidente Sabatini, che ha preventivamente evitato che la dialettica potesse degenerare, ma poiché il rispetto dei ruoli deve essere reciproco, non possiamo tollerare che qualcuno pensi di eludere il confronto, portando nel Consiglio regionale il clima di conflittualità che ha instaurato altrove. Un clima che rischia di soffocare le possibilità di rilancio della principale istituzione culturale della Sardegna, che sta rallentando la programmazione della prossima stagione, l'approvazione del bilancio e che mette in pericolo le risorse del Mibact collegate alla produttività".
"Attendiamo – concludono i due esponenti della minoranza – che si rasserenino gli animi e che il presidente riconvochi quanto prima la commissione, sperando che la riunione possa svolgersi in un clima sereno e con i nervi distesi".