I carabinieri della stazione di Milis stanno indagando sulle pesanti minacce di morte al sindaco ed alla giunta comunale apparse durante la notte su un muro della scuola elementare del paese. La scritta contro il nuovo impianto di videosorveglianza: "Siete avvisati, telecamere a Milis, sindaco e giunta vi ammazziamo tutti uno a uno". Segue la firma: "Anonima milese".
Il macabro messaggio arriva a pochi giorni dall'affidamento dell'appalto per un impianto video che permetterà di tenere sotto controllo le aree sensibili del paese. Sarà realizzato da una impresa di Milis per un costo di 13.500 euro.
"Non ci spaventa". "E' una cosa che ci dispiace, ma non ci spaventa". Il sindaco di Milis (Oristano), Antonia Fabiola Putzolu, commenta così le pesanti minacce di morte scritte su un muro della scuola elementare da qualcuno a cui evidentemente non piace il progetto per la videosorveglianza del paese, avviato proprio in questi giorni.
"Questa cosa non mi fa piacere, ma di sicuro non mi intimorisce. Sono una donna determinata e ho il porto d'armi da 30 anni. Sono forte e convinta a mandare avanti il progetto della videosorveglianza perchè è una cosa utile alla comunità", aggiunge spiegando che dopo l'aggiudicazione dell'appalto ad un'impresa del paese, i lavori per la realizzazione dell'impianto partiranno a breve.
Si comincia con tre telecamere piazzate nei punti strategici e poi, quando la Regione metterà a disposizione le risorse necessarie, si proseguirà implementando l'impianto fino al completamento del progetto complessivo. Sull'utilità della videosorveglianza, il sindaco non ha dubbi e non ne hanno neanche i tre assessori della sua Giunta, anche loro nel mirino degli autori della scritta minacciosa, accompagnata da tre croci, che recitava senza tanti giri di parole "Siete avvisati, telecamere a Milis, sindaco e Giunta, vi assassiniamo tutti uno a uno".
"Anche in questi giorni abbiamo dovuto registrare diversi atti vandalici che hanno riguardato il parco giochi e alcune centraline elettrice provocando anche qualche disservizio", prosegue il sindaco donna, spiegando che tutto questo è costato alle casse del Comune un migliaio di euro che potevano essere spesi in altro modo. Risalgono invece ai mesi scorsi altri fatti sicuramente più gravi, come l'incendio doloso dell'auto di un assessore e il danneggiamento di un agrumeto del marito del sindaco.
Sulla possibile identità degli autori del macabro messaggio lasciato sui muri delle scuole elementari, Putzolu non si sbilancia. Esclude però che si tratti di ragazzini. "Forse qualcuno che ha la coda di paglia e vorrebbe continuare a fare i suoi comodi".







