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Un taxi giallo in pedana, una cartina di New York sullo sfondo per raccontare la storia di Costantino Nivola, l'artista e scultore sardo che, sposato a una tedesca di origine ebraica, fu costretto dalle persecuzioni antisemite ad abbandonare l'Italia, rifugiandosi prima a Parigi, e poi, dopo l'invasione nazista della Francia, a New York, dove strinse amicizia con artisti come Le Corbusier, Pollock, Saul Steinberg. Antonio Marras nella sua collezione uomo per il prossimo inverno ha immaginato l'arrivo di Nivola a New York, pronto ad affrontare quella che immagina una guerra metropolitana con giubbotti imbottiti e trapuntati camouflage o giacconi double in colori militari.
Felpe, camicie e maglie sono percorse da stralci di tessuti e passamanerie, bordi e gros grain, mentre le T-shirt e le camicie hanno ricami e stampe in bianco e nero che ricordano i fotogrammi di un film. I colori sono quelli dell'inverno e della metropoli: il grigio asfalto, il nero, il bordeaux, il verde militare, illuminati da sprazzi di arancio e turchese. In testa, per proteggersi dai ventosi inverni newyorchesi, sempre un colbacco, in pelliccia o versione patchwork.