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"È paradossale che per ridurre i tempi del processo di realizzazione delle opere pubbliche si cancelli una fase, quella dell'individuazione del team di progettazione secondo i principi comunitari di qualità e trasparenza, piuttosto che assumersi la responsabilità di riorganizzare la macchina amministrativa e fare in modo che riesca a gestire con efficacia e tempestività queste procedure".
Così Gaetano Nastasi, presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Cagliari, commenta l'ipotesi di affidare la progettazione delle opere di interesse regionale all'Area prevista con la Finanziaria regionale 2015.
"Si reitera l'errore di accentrare sulla PA ruoli e competenze che possono essere delegati all'esterno – aggiunge – distogliendo tempo e risorse da quelle attività di pianificazione e controllo che le competono invece in via esclusiva. I professionisti dell'area tecnica in Sardegna sono oltre 15.000, senza considerare l'indotto, e rappresentano una percentuale rilevante del Pil della nostra regione".
Secondo Gianni Massa, vicepresidente del consiglio nazionale degli Ingegneri, la scelta comporterebbe anche "una perdita di professionalità e posti di lavoro. Se la Regione vuole progettare in house non può farlo in maniera occasionale – conclude – e deve affidarsi a progettisti che abbiano gli stessi requisiti richiesti ai liberi professionisti".