La Giunta Pigliaru si prepara a spendere i 300 milioni di euro incassati venerdì scorso dallo Stato come acconto degli arretrati 2010-2014 nell'ambito della vertenza entrate: entro lunedì 26 tutti gli assessorati dovranno rendicontare alla Programmazione l'importo dei propri residui passivi, ovvero le promesse di pagamento mai onorate, individuando al tempo stesso le priorità sulle quali intervenire immediatamente.
Una volta raccolte le singole relazioni, l'assessore Paci le riporterà in Giunta per aprire la discussione politica che porterà in tempi rapidi all'individuazione finale e definitiva degli stanziamenti. L'ha deciso oggi l'esecutivo approvando la delibera con gli atti di indirizzo applicativo dell'esercizio provvisorio di bilancio per i primi due mesi del 2015.
I 300 milioni arrivati da Roma, i primi che la Sardegna riesce a incassare dall'apertura della vertenza nel 2010, sono tutti soldi spendibili da subito. E a questi seguiranno a stretto giro 318 milioni di euro di fondi europei Fesr e Fse, denaro già speso e che una volta restituito dall'Europa sarà immediatamente nella disponibilità delle casse regionali, e altri 330 milioni di arretrati dovuti dallo Stato, cifra che non è sotto contenzioso dunque sarà erogata a breve. Si arriva così a quasi un miliardo di euro, soldi non finalizzati quindi senza vincolo di spesa, ovvero gran parte dei residui passivi.
"Stiamo correndo senza perdere neanche un minuto perché vogliamo dare subito risposte a tutti coloro che da tanto tempo aspettano i pagamenti dovuti e sollievo alle categorie più bisognose – spiega Paci – Questo significa che quei 300 milioni ci sono e sono disponibili da subito, soldi già fuori dal vincolo del patto di stabilità e che utilizzeremo per il sociale, per la cultura, per l'ambiente, per il lavoro, per le borse di studio universitarie e in generale per l'istruzione, solo per citare alcuni esempi".
Cappellacci. Opposizione all'attacco con l'ex governatore Ugo Cappellacci (Fi) sui 300 milioni incassati dallo Stato e che ora la Giunta Pigliaru intende spendere celermente.
"Quando si arriva a sostenere – tuona l'esponente di Fi – che 300 milioni sono i primi incassati nella vertenza entrate o si mente consapevolmente o si ignora completamente la questione".
"Negli anni precedenti – spiega – le devoluzioni operate dallo Stato come compartecipazione ai tributi erariali sono passate da poco più di 2 a 5 miliardi e mezzo e ciò è avvenuto in ragione dell'accordo del 2006 e dei nostri ricorsi vittoriosi davanti ai giudici costituzionali e alle regole condivise ed applicate. Se la Giunta si fossilizza nell'ottusa difesa dei propri errori, l'unica via – avverte Cappellacci – è quella di riprendere il dialogo in Consiglio regionale, provando a ragionare su dati veritieri e non su proclami smentiti dai fatti. È la stessa legge Finanziaria a smentire la Giunta Pigliaru: se ci sono tutte queste risorse in più, perché le voci di spesa più importanti non aumentano e sono tutte in diminuzione?".
Secondo l'ex presidente, "chi ha firmato un accordo in cui si impegna unilateralmente a ritirare tutti i ricorsi, a rinunciare agli effetti di quelli vittoriosi, chi, come denunciato dai sindaci sardi, ha ignorato la legge che liberava il fondo unico per gli enti locali dal patto si stabilità, accettando supinamente una riduzione di 300 milioni per il 2014 e infine si fa sfilare 660 milioni di euro all'anno di accantonamenti senza battere ciglio e circa 230 di riserve erariali, ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza. Sono tutte azioni di cui la Giunta – avverte Cappellacci – sarà chiamata a rispondere sia in sede politica che in sede giudiziaria e contabile".







