Schopenhauer sosteneva: “Chi non ha mai posseduto un cane, non può sapere che cosa significhi essere amato”.
Di certo lo deve saper bene Alessandra Sois, 39enne di Tratalias e padrona di 17 cani che vivono insieme a lei e alla sua famiglia composta da padre, madre e fratello, da ormai 15 anni. Un amore per i cani che Alessandra non esita a definire superiore a qualsiasi altro sentimento, anche rispetto a quelli verso gli stessi esseri umani:
“I miei cani sono la mia vita. Sono certa non mi tradiranno mai, sono i figli che non ho mai avuto”.
Pur avendo una casa abbastanza spaziosa e ben recintata, 17 cani che abbaiano sono molti e secondo i vicini rappresentano anche un serio problema igienico-sanitario oltre un disturbo per la quiete pubblica, al punto che la famiglia di Alessandra è stata citata in giudizio e un giudice ha intimato l'allontanamento degli animali. Pronunciamento a cui la famiglia prontamente ha presentato ricorso.
Ma Lei non ci sta, e continua la lotta a difesa dei suoi animali: “I miei cani sono tenuti bene, addirittura un amico di Bologna conosciuto nei Social-Network mi aiuta per il loro sostentamento, visto che in famiglia viviamo esclusivamente grazie alla pensione sociale di mio padre”.
Qualcuno, anche tra gli assistenti sociali, avrebbe prospettato ad Alessandra la possibilità di consegnarli a un'associazione che poi si occuperebbe di trovare dei nuovi padroni. Ma lei non si fida: “Se fossi sicura di trovare delle brave persone per i miei cani, forse acconsentirei a liberarmene, almeno per quelli più giovani. Per i più anziani non se ne parla nemmeno. Molti si alimentano solo in mia presenza. E poi sono convinta che quelli più anziani verrebbero abbandonati in strada. I miei cani, hanno bisogno di me e io di loro. Sono pronta a tutto per proteggerli.”
La storia di Alessandra, come altre analoghe, rilancia il dibattito sul diritto ad avere animali domestici e al rispetto delle prerogative e dei diritti dei vicini di casa a vivere in tranquillità. Una questione molto dibattuta che a livello nazionale registra migliaia di cause l'anno. Certamente in questo caso il numero elevato di animali non gioca a favore di Alessandra che pur consapevole del problema è così affezionata ai suoi cani da non poterne più fare a meno. L'Asl già dal 2013 ha certificato una situazione igienico-sanitaria “difficile” che in assenza delle necessarie disinfezioni potrebbe rappresentare “rischi per la proliferazione di zecche e di animali nocivi e di conseguenza per la salute dei dimoranti, dei vicini e degli stessi animali”.
Uncategorized Donna con 17 cani in casa. Comune e Asl: “Via gli animali”....
Donna con 17 cani in casa. Comune e Asl: “Via gli animali”. Lei: “Mai. Pronta a tutto”
