All'indomani dello sfratto ad Arborea il deputato di Unidos, Mauro Pili, chiede alla Regione di "tendere una mano alle aziende in pericolo per aiutarle ad uscire dalle sabbie mobili dei debiti molto spesso generati anche da provvedimenti legislativi improvvidi che ancora pesano drammaticamente nei bilanci delle aziende agricole sarde". Per questa ragione Pili propone di salvare le circa 700-1000 aziende agricole che da qui a marzo rischiano di essere vendute all'asta attraverso la Sfirs.
Secondo il parlamentare sardo, la Finanziaria regionale, autorizzata dalla Regione con uno stanziamento straordinario di 200 milioni di euro per la ricapitalizzazione delle aziende, dovrebbe acquisire partecipazioni "per sottrarre le aziende dalle forche caudine bancarie e dall'altra ad attivare un processo di assistenza tecnica e tutor gestionale aziendale che in massimo dieci anni consenta il pagamento del debito e dall'altra l'uscita della stessa partecipazione pubblica dall'azienda agricola".
Per Pili questo atto "costituirebbe una grande operazione di riordino e di miglioramento fondiario con il ripristino di una seria e capillare azione di assistenza tecnica in agricoltura.
L'operazione di salvataggio e rilancio è ineludibile – conclude il leader di Unidos – e non si può in alcun modo rinviare e soprattutto non si può affidare a schemi ideologici".
Regione Mille aziende all’asta giudiziaria, Pili: “Le salvi la Regione tramite Sfirs”
Mille aziende all’asta giudiziaria, Pili: “Le salvi la Regione tramite Sfirs”
