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Riorganizzazione e rilancio dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Sardegna (Arpas). L'hanno chiesta questa mattina sindacati e lavoratori arrivati da tutta l'isola in un'assemblea davanti alla sede regionale di via Contivecchi a Cagliari. La riqualificazione era al primo punto all'ordine del giorno. La richiesta sarà poi girata ai Capigruppo in consiglio regionale in un incontro fissato per la tarda mattinata.
"Non una protesta – ha detto Nino Cois, Fp Cgil – ma un punto di partenza. Trecento dipendenti sono insufficienti per sfruttare una risorsa come l'Arpas". Concetto ribadito anche da Adolfo Tocco, Uil: "Il personale – ha spiegato – è al sessanta per cento". Che cosa può dare l'Arpas? Moltissimo, assicurano lavoratori e sindacati. "In questi anni – attacca Cois – l'agenzia non è stata coinvolta nei processi di riqualificazione dei poli industriali. Ma pensiamo inoltre che il lavoro di esperti qualificati possa essere importante anche per le bonifiche delle aree dei poligoni". Una possibile soluzione per rimpolpare l'organico potrebbe arrivare dalle Province: "Ci sono molte professionalità – aggiunge Cois – che potrebbero fare al caso dell'Arpas. Ma si è parlato anche di pagamenti. Da cinque anni le progressioni economiche sono bloccate". 

L'assessore Spano. "Credo nelle funzioni e nel ruolo dell'Arpas e mi impegnerò perché, nei limiti delle risorse e delle capacità occupazionali, sia innalzato il livello delle attività dell'agenzia regionale per la protezione ambientale".
E' la rassicurazione fatta dall'assessore regionale dell'Ambiente, Donatella Spano, a una delegazione dell'Arpas, dopo il sit di questa mattina. Dopo la protesta i lavoratori sono stati ricevuti in Consiglio regionale, assieme ai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, dal vice presidente Eugenio Lai e all'incontro hanno preso parte, oltre all'assessore Spano, anche il presidente della IV commissione, Antonio Solinas, e i consiglieri del gruppo Pd Piero Comandini e Gianmario Tendas.
L'assessore ha assicurato pieno raccordo tra Giunta e Consiglio e un confronto serrato con il nuovo direttore dell'Arpas per "far uscire l'agenzia da quell'isolamento, rispetto al sistema delle agenzie nazionali, in cui la precedente gestione l'aveva ristretta". La responsabile dell''Ambiente ha assicurato il massimo impegno per risolvere i problemi che riguardano le diverse sedi dell'Agenzia e ha escluso la volontà di procedere con le chiusure dei laboratori di Nuoro e Oristano, ma di lavorare per favorire "una centralità organizzativa delle attività dei laboratori". Sulle risorse finanziarie, l'assessore ha riferito dell'invito rivolto al neo direttore affinché le risorse regionali siano incrementate con quelle europee, con la partecipazione ai relativi bandi comunitari sulla formazione del personale e all'implementazione della capacità tecnologica dell'agenzia. Ha infine ricordato che, con al recente delibera approvata in Giunta, per la prima volta la Regione abbia impartito "indirizzi politico organizzativi", dimostrando così non solo attenzione per l'Arpas ma la reale volontà della nuova maggioranza di voler segnare la svolta per le attività dell'agenzia.