I voli extraregionali sono autorizzati direttamente dal direttore di centrale o tramite l'assessorato regionale in particolar modo quelli con destinazione Ismett. Lo prevede il capitolato tecnico d'appalto sottoscritto tra la Regione e la Inaer Aviation Italia che si è aggiudicata la gara. Lo abbiamo fatto tante volte con le regioni limitrofe anche con nazioni vicine come con la Tunisia". Lo dice Gaetano Marchese responsabile della centrale operativa del 118 di Palermo, che il 15 gennaio scorso si è sentito male mentre si trovava a Riva del Corallo, sulla costa sud occidentale della Sardegna, e dopo essere stato soccorso è stato trasportato all'ospedale di Alghero (Sassari) e da lì trasferito a Palermo con un mezzo dell'elisoccorso siciliano. "Ho chiesto l'intervento dell'Ismett perché nell'ospedale di Alghero dove ero stato trasferito solo dopo tre ore dal mio arrivo mi è stata fatta una Tac. Esame che avevo richiesto sin dal mio arrivo attorno alle 00.30 – aggiunge Marchese – Avevo subito compreso che il mio caso era stato sottovalutato dall'equipe di Alghero. Io non avevo un aunerisma, ma una dissecazione aortica. Ogni ora che trascorrevo ad Alghero rischiavo di morire. Avevo compreso tutti i sintomi visto che appena 20 giorni prima improvvisamente anche mia madre ha avuto la stessa patologia''.
"Mi avevano proposto – conclude – di andare all'ospedale di Sassari, ma visto che si era perso già tempo prezioso e pensando di dovere essere trasferito a Cagliari, con tempi di trasferimento di oltre tre ore in ambulanza, avevo chiesto e ottenuto il trasferimento all'Ismett di Palermo. Nessun abuso è stato compiuto e tutto nel rispetto delle regole. Ho solo da medico tutelato la mia salute come quella dai tanti pazienti trasportati e salvati dal 118. In questo momento sono tuttora ricoverato e molto provato. Ma assicuro sin da adesso che tutelerò la mia immagine in tutte le sedi opportune".
La replica dell’assessore regionale alla Sanità Arru. "I soccorsi prestati al direttore del 118 di Palermo Gaetano Marchese sono stati corretti, prestati tempestivamente e conclusi con una diagnosi chiara, che imponeva la necessità di essere immediatamente sottoposto a un intervento chirurgico d'urgenza. La decisione di tornare in Sicilia è pertanto solo e soltanto una scelta personale del paziente, non certo attribuibile a carenze o mancanze da parte del nostro sistema sanitario".
L'assessore della Sanità Luigi Arru ricostruisce la vicenda che ha coinvolto il direttore del 118 palermitano dalla relazione, appena arrivata sulla sua scrivania, della Asl 1 di Sassari, assicurando che non ci sono stati ritardi e che la diagnosi, contrariamente a quanto sostiene Marchese, è stata assolutamente corretta. "Il paziente è arrivato in ospedale ad Alghero alle 0.30 del 16 gennaio scorso a bordo di un'ambulanza medicalizzata dopo aver chiamato il 118, lamentando un dolore al torace. È stato sottoposto a tutti gli esami, dall'elettrocardiogramma che ha escluso l'infarto, ecocardiogramma ed esami di laboratorio fino alla Tac che ha permesso di formulare la diagnosi, confermata alle 3.45 dalla consulenza cardiochirurgica, cioè un aneurisma dissecante dell'aorta, e gli è stato consigliato di entrare immediatamente in sala operatoria a Sassari, dove tutto era già pronto. Ma Il dottor Marchese ha scelto di tornare in Sicilia, perdendo ore preziose visto che è stato operato solo sei ore più tardi.