incastrati-da-mozziconi-arrestati-due-coltivatori-di-canapa-indiana

Due fratelli di Gavoi, Simone e Giovanni Zedda, rispettivamente di 20 e 23 anni, sono stati arrestati ieri sera dai carabinieri della stazione del paese per coltivazione di canapa indiana – 400 piantine rinvenute nell'agosto scorso nelle campagne di Olzai – grazie alle tracce di Dna ritrovate nei mozziconi di sigarette sequestrati nei pressi della coltivazione. L'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, con installazione anche del braccialetto elettronico, è stata emessa ieri dal Gip Mauro Pusceddu su richiesta del Pm Andrea Schirra. La coltivazione di marijuana, dell'altezza tra i 50 e i 150 cm, era stata rinvenuta in un terreno quasi impraticabile in località Maleurbei (Olzai) dai carabinieri di Ottana, coadiuvati dai Cacciatori di Sardegna. Le piantine erano coltivate con molta cura, con irrigazione a goccia per ciascuna piantina. I coltivatori controllavano il territorio da postazioni che permettevano l'osservazione delle aree circostanti per evitare le pattuglie di controllo della zona. L'intera piantagione era stata estirpata e posta sotto sequestro assieme a tutto il materiale rinvenuto sul posto, tra le altre cose appunto anche i mozziconi di sigaretta. Grazie a questi i Ris di Cagliari sono riusciti a confrontare il Dna che è risultato compatibile con quello dei due fratelli di Gavoi.
Ieri sera i carabinieri hanno perquisito l'azienda agricola di famiglia dei due fratelli, durante la quale è finito nei guai anche il padre per furto di energia elettrica.