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Con un emendamento da 43 milioni di euro, che sarà presentato in Aula durante la discussione sulla Finanziaria 2015, la maggioranza di centrosinistra e la Giunta regionale ripristineranno il fondo per la non autosufficienza, che passa così da 199 milioni a 242.
Lo ha annunciato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, questo pomeriggio in una conferenza stampa insieme con gli assessori del Bilancio, Raffaele Paci e della Sanità, Luigi Arru, e i capigruppo della maggioranza.
I malati di Sla, però, non demordono ed il Comitato 16 novembre onlus conferma per domani mattina, a partire dalle 10.30, il presidio con sciopero della fame davanti all'Assessorato regionale della Sanità, in via Roma a Cagliari. 

Il vertice di maggioranza non solo ha rimpinguato il fondo per la non autosufficienza che coinvolge 38 mila persone in Sardegna, delle quali 27.767 per il programma "Ritornare a Casa", ma ha sottolineato la necessità di razionalizzare la spesa sul sociale per evitare sprechi e inappropriatezza delle prestazioni.
"L'ipotesi di riduzione dello stanziamento era motivata dagli incrementi di spesa di questi anni che sono avvenuti senza l'effettivo controllo – ha spiegato Pigliaru – siamo una maggioranza e una Giunta che sanno ascoltare e per dimostrare che non abbiamo mai avuto l'intenzione di fare tagli lineari abbiamo voluto garantire le risorse a chi ha davvero bisogno.
Uno sforzo importante per rasserenare chi, colpito da disabilità, ha l'impressione di essere abbandonato".
Secondo Pigliaru, si è trattato di un passaggio "difficile da fare" per gli stretti margini del pareggio di bilancio. "Ci riserviamo però il diritto di guardare con attenzione il futuro per un'analisi da fare con attenzione per vedere se questo fondo finanzia le finalità della legge – ha aggiunto – o se svolge una funzione invece impropria". "Non abbiamo mai avuto l'intenzione di fare tagli lineari ma di acquisire informazioni sulla spesa – ha spiegato l'assessore Arru -. Stiamo vedendo l'insieme delle misure di sostegno al welfare e siamo convinti che vada rifinanziato il programma Ritornare a Casa perché tenere una persona in ospedale ha costi più elevati".
"Abbiamo fatto un buon lavoro di squadra – ha spiegato il capogruppo del Pd, Pietro Cocco – e abbiamo voluto intervenire con molta delicatezza in questo settore".
Secondo Franco Sabatini, presidente della Commissione Bilancio, "vengono raccolte le contestazioni di questi giorni, ma sempre arrivano più segnalazioni di fasce deboli che non hanno nessuna risposta e abbiamo il dovere di ripristinare una condizione di giustizia nel welfare".