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Blitz delle forze dell'ordine, coordinate dal procuratore di Tempio Pausania, Domenico Fiordalisi, questa mattina a Porto Cervo. In alcuni alberghi di lusso della Costa Smeralda stanno mettendo i sigilli a parti costruite di recente, considerate abusi edilizi. Il primo ad esser stato visitato è stato l'Hotel Romazzino. Al momento non si conoscono altri dettagli dell'operazione, scaturita da un'ordinanza di sequestro disposta dal Gip Marco Contu e seguita personalmente dal procuratore Fiordalisi. 

Sono 37 gli immobili inseriti nel provvedimento di sequestro del tribunale di Tempio Pausania, per un totale di 17.000 metri cubi di volume, corrispondenti a 6.000 metri quadri di superficie, tra gli hotel di lusso Romazzino, Pitrizza e il Cervo.
Al Romazzino sono state sequestrate sei suite di 300 metri quadri, sette piscine, parte della struttura principale e un'ampia area demaniale di circa 600 metri quadri che si affaccia sul resort di lusso: si tratta di opere in parte già sequestrate e poi dissequestrate alla fine della scorsa estate.
All'hotel Pitrizza, invece, sono state sequestrate 15 suite, mentre al Cervo alcune stanze di albergo e strutture sportive e ricreative.
L'operazione è scattata in seguito al provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Tempio, Marco Contu, richiesta dal procuratore Domenico Fiordalisi, e ha interessato opere eseguite in "dispregio dei vincoli di legge per un valore stimato di circa 80 milioni di euro", come precisano gli inquirenti.
I reati contestati sono corruzione per atti contrari al proprio ufficio in concorso, abuso d'ufficio e violazione delle norma del "Codice dei beni culturali e del paesaggio" per avere realizzato le opere o in assenza di concessione edilizia o in difformità alle autorizzazioni, che al momento vede cinque indagati tra professionisti e dirigenti del Comune di Arzachena.
Oggi sono state eseguite perquisizioni anche ad Arzachena e Roma. Da mesi la Procura tempiese ha avviato una verifica certosina analizzando le varie concessioni edilizie degli alberghi a 5 stelle, rilasciate sin dagli anni Sessanta ad oggi, comparando quanto autorizzato e quanto realmente realizzato.
Secondo gli inquirenti le strutture sarebbero state realizzate abusivamente al fine di aumentare il valore delle opere oggetto della compravendita del 2012 tra la Colony Sardegna Srl. e la Qatar Holding Investment, un passaggio che avrebbe consentito di massimizzare le plusvalenze e l'evasione fiscale per il quale ieri, nell'ambito di un altra indagine, sono stati disposti sequestri per oltre 132 milioni di euro.