“Quella presentata dall'assessore del Bilancio, Raffaele Paci, è una Finanziaria "depressiva, inconsistente, senza un'idea di sviluppo per la Sardegna, che viene indebitata con il mutuo 'trappola' da 700 milioni che pagheremo nei prossimi anni" e che ha "due grandi oppositori: il presidente dell'Anci, Pier Sandro Scano, e il governatore Francesco Pigliaru". E' il giudizio negativo delle opposizioni di centrodestra sulla Manovra 2015 che oggi riprende il suo iter in Aula dall'articolo 1.
Complessivamente, dall'ultimo conteggio effettuato in commissione Bilancio, sono stati presentati 853 emendamenti dei quali 360 solo di Forza Italia. La maggioranza vorrebbe approvare la Finanziaria entro venerdì 27 febbraio e scongiurare il ricorso al terzo mese di esercizio provvisorio ed è possibile che si arrivi a sedute fiume anche notturne.
Con questo modello ci ritroveremo un'Isola di disoccupati, di pensionati e cassintegrati. Pigliaru e Paci dovrebbero dare le dimissioni".
E' l'affondo del centrodestra sulla Finanziaria 2015 nelle parole del capogruppo dell'Udc Gianluigi Rubiu, protagonista con gli altri partiti dell'opposizione di una conferenza stampa in cui la Manovra è stata bocciata senza appello.
"Al di là dei toni trionfalistici di assessori e presidente la situazione avrebbe richiesto toni più moderati e pacati – spiega il capogruppo Fi, Pietro Pittalis – Non abbiamo capito dove stia la novità visto che le riforme sono al palo e stanno venendo al pettine i nodi di una maggioranza sfilacciata, eterogenea e divisa. E' finita la luna di miele della Giunta Pigliaru e abbiamo già assistito in commissione e in Aula a manifestazioni evidenti di insofferenza".
"C'è un uomo solo al comando ed è Paci, purtroppo, e non Pigliaru – sostiene l'esponente di Zona Franca, Modestu Fenu – Non si perseguono le priorità della Sardegna ma si va random, perdendo tempo sulla zona franca quando invece la Corsica ha già avviato le procedure per riconoscerla in tutto il suo territorio".
Per l'ex governatore Ugo Cappellacci, la Manovra ha un unico attore protagonista, l'assessore Raffaele Paci. "E' una Finanziaria – attacca l'esponente di Fi – che aumenta l'Irap, indebita i sardi per 700 mln e taglia risorse a settori fondamentali dell'economia e del sociale. Nega un anno di annunci e non rispetta le leggi regionali, come la norma inserita nella Finanziaria 2013 che prevedeva il fondo unico fuori patto, per sottostare ai diktat romani".
La replica di Paci. "La nostra idea di sviluppo è all'interno dell'omonimo Programma regionale e con la Finanziaria 2015 abbiamo solo cominciato a declinare una serie di priorità. Non abbiamo mai detto che i problemi si risolvono con questa Manovra, ma in molti anni di duro lavoro: bene, noi abbiamo imboccato la strada giusta". Così l'assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, replica agli attacchi del centrodestra e respinge le accuse di essere il deus ex machina del Bilancio: "è invece un lavoro collegiale – spiega – visti gli emendamenti per 89 milioni di euro. Piaccia o non piaccia all'opposizione, questa è una Manovra guidata dagli indirizzi strategici del presidente Pigliaru".
"Vogliamo iniziare a risolvere i problemi a partire dalla Finanziaria, altrimenti non staremo qua a parlarne – chiarisce il numero due della Giunta – Un pò di problemi li abbiamo risolti, come l'accordo di luglio che è una precondizione. E' una Finanziaria che non farà sorgere altri residui passivi e prevede interventi per il rilancio di imprese e per lo sviluppo". Quanto al mutuo di 700 milioni contestato dal centrodestra, Paci sottolinea che "solo per il 2015 c'è la possibilità di contrarlo e lo possiamo fare a bassissimo costo.
Prendiamo i soldi man mano che ne abbiamo bisogno, con un limite massimo annuale di 150 mln. Anche questa è una posizione totalmente condivisa dal presidente Pigliaru con politiche keynesiane e poche risorse disponibili in un bilancio ingessato".
Secondo il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini, "la stessa contrazione del mutuo è un'idea di sviluppo perchè vogliamo rilanciare le opere pubbliche e far ripartire le imprese e l'occupazione. A questo intervento – aggiunge – è strettamente collegata la questione Irap che va vista nel contesto attuale: quando la proponemmo noi esisteva il vincolo del patto di stabilità e sarebbe stato inutile introitare risorse che non si potevano spendere".
Scontri in aula. Primi attriti in Aula tra maggioranza e opposizione sulla Finanziaria 2015. Il capigruppo di Forza Italia Pietro Pittalis e il leader dell'Uds Mario Floris, hanno chiesto la presenza nei banchi della Giunta degli assessori tecnici, polemizzando con la maggioranza di centrosinistra, che ha risposto con il governatore Francesco Pigliaru e con il capogruppo di Sel Daniele Cocco.
"E' la prima volta nella storia dell'Autonomia che gli assessori tecnici non partecipano alle sedute, come richiamato dal regolamento – ha detto Floris – si sta sottovalutando questo aspetto". "Gli assessori sono presenti quando si tratta di argomenti in cui hanno competenza specifica – ha replicato il presidente Pigliaru – Non c'è nessuna tendenza a sottovalutare i lavori dell'Aula, né nessuna distrazione". "Nella scorsa legislatura i banchi vuoti degli assessori tecnici erano all'ordine del giorno – ha aggiunto Cocco – quindi non facciamo polemiche sterili".
Nel frattempo il centrosinistra, con 33 voti favorevoli, ha approvato una risoluzione che dà il via libera al programma regionale di sviluppo 2014-2019.