Anche il Verona passa al Sant'Elia. Nello spareggio salvezza da mezzogiorno (e tre quarti per il ritardo di quindici minuti per il caso Parma) di fuoco gli attori protagonisti sono Toni e Gomez, ma la regia (due assist) è di Halfredsson. Per il Cagliari è proprio un altro film. E sembra già di essere ai titoli di coda. Sia per la classifica, sia per il tecnico Gianfranco Zola: ora anche Magic Box è in pericolo, la mossa della disperazione potrebbe essere il ritorno di Zdenek Zeman. La società dovrà fare una valutazione già da queste ore.
Dagli spalti, dopo che anche Tachtsidis si è mangiato il gol dello 0-3, è arrivata inevitabile la contestazione: tutti nel mirino, compresi presidente e allenatore. Col cuore è arrivato anche il gol del capitano Conti e il furioso arrembaggio finale con mischie e staffilata di Mpoku. Ma il Cagliari ha fallito la prova del nove: sia sotto il profilo del gioco, sia su quello del carattere. Unica attenuante l'infortunio al 13' di Donsah, davvero indispensabile nonostante abbia solo 18 anni. Verona a gonfie vele: il buon segnale di ripresa lanciato con la Roma non è rimasto isolato. E poi la partita si è messa subito bene grazie all'eterno Toni: palla in mezzo di Halfredsson e il bomber è ancora campione del mondo nell'anticipare Brkic e Rossettini col piedone destro e a mettere dentro.
Il Cagliari potrebbe anche riabilitarsi subito grazie all'arretramento in massa degli ospiti con i rossoblù lasciati liberi di prendere il comando a centrocampo e anche sulla trequarti. Supremazia quasi inutile visto che Benussi non corre mai rischi sui palloni buttati alla cieca in mezzo dai rossoblù. Bravo Pisano al 22' a salvare con un recupero sull'unica palla goal capitata sui piedi di Longo su assist di Mpoku. Nella ripresa lo stesso copione: Cagliari all'attacco senza idee e gioco. E Verona che all'11' mette al sicuro il risultato. E diciamo anche la questione salvezza. Come? Gomez entra in campo al posto di Jankovic mentre Halfredsson sta per battere una punizione. La difesa non fa in tempo a chiedersi chi lo deve marcare che il nuovo entrato ha già segnato con un tocco ravvicinato di testa. Da lì in poi per il Cagliari è un calvario: la squadra rossoblù rischia addirittura lo zero a tre mentre dagli spalti si susseguono i cori contro. E quello che già non è facile, diventa praticamente impossibile. Ora serve un miracolo. Chi lo fa: Zola o Zeman?